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Cavarzere

Un guasto in pista, poi è stato travolto

La morte di Nicola Sartori raccontata anche dall'ex campione del MotoGp Melandri: "Una scena agghiacciante"

Nicola: tradito da un guasto alla moto e poi travolto

Nicola Sartori, 52 anni

E’ stato un guasto meccanico a tradire Nicola Sartori, 52 anni, il pilota amatoriale originario di Cavarzere ma residente ad Adria morto tragicamente domenica pomeriggio sul circuito del Mugello. La sua moto si è come piantata: Nicola ha alzato il braccio e ha provato a sfilare sulla destra, ma i due piloti che lo seguivano, un 52enne e un 36enne, lo hanno tamponato (cadendo a loro volta) a piena velocità, proprio sul rettilineo d’arrivo, in piena bagarre per la vittoria a cinque giri dall’arrivo.

Nicola è finito sulla pista; il gruppetto di piloti che seguiva, poi, l’ha travolto. Uno scontro “mostruoso”, come lo ha definito l’ex pilota di MotoGp Marco Melandri, presente al Mugello, ma anche “inevitabile”, secondo la testimonianza diretta un meccanico polesano presente sul circuito. “Una scena agghiacciante - la testimonianza di Melandri - ho visto la moto partire da sola e attraversare la pista, poi un pilota tornare verso la pista mentre sopraggiungeva un altro gruppetto. Lì mi sono girato perché mi sono reso conto di quello che sarebbe successo”. E’ l’ultima immagina di Nicola vivo.

L’intera scena è stata registrata dalle telecamere del circuito, e anche per questo il magistrato di turno, competente per territorio, non avrebbe ritenuto necessario disporre l’autopsia per capire le cause della morte di Nicola, che da un paio di anni si era trasferito ad Adria dopo aver abitato per due decenni a Padova. Quelle immagini, terribili, da sole dicevano tutto.
Gli altri due piloti coinvolti nell’incidente sono stati ricoverati, ma sono fuori pericolo: il primo, portato via con l’elisoccorso, ha riportato fratture agli arti e al bacino; l’altro un trauma cranico.

La salma del 52enne polesano è stata subito messa a disposizione della famiglia, ed è partita già ieri per il Veneto. Le esequie non sono ancora state fissate. Nicola lascia la moglie Martina e la figlia poco più che adolescente, che in queste ore si sono chiuse nel silenzio e nel dolore.

Da Roma, è Marcello Gentile, titolare del team XGear per il quale Nicola correva, lo ricorda come “un uomo e pilota esemplare, un atleta completo nella mente e nel corpo. Padre e marito amorevole, ha sempre coinvolto i propri affetti nella sua passione per le moto. Ci stringiamo attorno ai suoi cari in questo enorme dolore”.

Anche il sindaco di Cavarzere, città in cui Nicola è cresciuto e ha vissuto per trent’anni e dove ancor’oggi tanti lo ricordano, anche per il suo impegno come maestro d’arti marziali, gli ha dedicato un pensiero. “La città - ha scritto Pierfrancesco Munari - si stringe al dolore della famiglia per la tanto improvvisa quanto tragica scomparsa di Nicola”.

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