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LA TRAGEDIA

Morta in bici davanti alla figlia, il centauro indagato per omicidio stradale

La bici tranciata in due, la bimba era sul seggiolino anteriore. Un vero miracolo

Morta in bici davanti alla figlia, il centauro indagato per omicidio stradale

Valeria Spinu

La bici tranciata in due, la bimba sul seggiolino che rimane viva, "un vero miracolo", diranno i soccorritori attoniti, quanto i testimoni dell'incidente mortale, che si è portato via Valeria Spinu.

La procura di Rovigo procede per omicidio stradale nei confronti del motociclista russo, un giovane ora ricoverato in prognosi riservata a Padova, protagonista dello scontro sulla Statale 16, il 31 agosto intorno alle 21, al km 54+100 di Polesella in direzione di marcia Rovigo – Ferrara.

Il motociclista, dai primi accertamenti, come riferisce la procura della repubblica guidata da Manuela Fasolato "percorreva la Strada statale 16 con direzione Rovigo-Ferrara a velocità che appare dai primi rilievi tecnici essere stata sostenuta, e all’altezza dell’intersezione stradale con la Via San Gaetano di Polesella, è entrato in collisione con il velocipede condotto da Valeria Spinu con a bordo la figlia minore, posta sul seggiolino nella parte anteriore della bici".

Valeria e la bimba "avevano appena impegnato l’intersezione per raggiungere la via De Paoli dall’altra parte della strada. A seguito del violento impatto la bicicletta veniva tranciata in due e la mamma e la bambina erano sbalzate a terra. Le conseguenze dell’impatto hanno portato al decesso di Valeria Spinu, al ricovero ospedaliero della minore, non in pericolo di vita, e del conducente della moto, in prognosi riservata".

Il procedimento, a carico del conducente per ipotesi accusatoria di omicidio stradale colposo, è in fase di indagini preliminari.

 

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