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IL DIARIO DELLA VOCE

Un prezioso strumento di lavoro

Supporto didattico, colorato e divertente, per accompagnare i ragazzi per tutto l’anno scolastico

Un prezioso strumento di lavoro

Originale, unico, coloratissimo, ricco di giochi ma anche di spunti di riflessione: è “Il mio Diario 2023-2024 - Fantastico Veneto” realizzato dalla Voce e che il 13 settembre, al suono della prima campanella, quasi 80mila allievi delle scuole primarie del Veneto troveranno sul proprio banco di scuola.

L’iniziativa, partita cinque anni fa nella sola provincia di Rovigo, si è via estesa alla bassa padovana e all’area dei Colli Euganei, alla provincia di Treviso, a Chioggia... E quest’anno sbarca per la prima volta anche nella Città metropolitana di Venezia (nei comuni che fanno parte dell’Ulss3 Serenissima, promotrice di questa nuova edizione). Ed eccoli dunque i numeri: 80mila copie fra Diari (in omaggio agli allievi delle classi terza, quarta e quinta) e quaderni (stessa grafica e stessa struttura grafica, ma pensati per gli alunni più piccoli, quelli di prima e seconda delle scuole primarie) sono stati inviati nelle ultime settimane negli oltre 100 istituti comprensivi che hanno aderito all’iniziativa. Un’iniziativa che vede fin dalla prima edizione la Regione Veneto al fianco della Voce insieme ad importanti partner del mondo economico e scientifico.

Un’iniziativa originale, si diceva. Il Diario, che non è in vendita, è stato infatti realizzato anche quest’anno su testi originali studiati con il contributo di insegnanti e dirigenti scolastici e con illustrazioni personalizzate (grazie alla disegnatrice-grafica Linda Simionato). Illustrazioni - a detta di tutti gli stakeholder e al personale scolastico ai quali è stato presentato - che rendono il Diario davvero unico, così come lo rendono unico gli sticker adesivi e i tanti giochi didattici inseriti al suo interno. Perché un Diario non deve solo essere bello, ma anche utile per gli insegnanti e al tempo stesso divertente per gli alunni.

Già, ma perché un Diario? Perché è un simbolo, un amico a cui intere generazioni hanno affidato le proprie confidenze e i propri sogni. E poi perché anche nell’epoca della telematica resta uno strumento di lavoro insostituibile, oltre che lo strumento più immediato per i contatti fra scuola e famiglia. Ma un Diario anche perché è bello che nelle scuole primarie (e ce lo hanno richiesto tantissimi educatori e insegnanti), i ragazzi abbiano tutti lo stesso strumento di lavoro, senza differenze di sorta. Il Diario, del resto, è un po’ come il grembiule: averlo tutti uguali aiuta a limare e a limitare tutte le differenze.

E ancora, perché in questo modo si dà un piccolo aiuto alle famiglie che potranno investire quanto risparmiato nel Diario nell’acquisto di altro materiale scolastico.

E infine perché ci piace raccontare ai ragazzi la nostra terra e la nostra identità, che è il modo migliore per approcciarsi con speranza al futuro.

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