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IL CASO

Promosso, i genitori vanno al Tar per farlo bocciare

Ecco perché hanno scelto questa strada per il figlio

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Genitori al Tar, per ribaltare la decisione dei professori che avevano promosso il figlio. La richiesta avanzata ai giudici amministrativi è quella di farlo bocciare, invece.

Nella sempre crescente discussione sulle valutazioni scolastiche e la promozione degli studenti, un recente caso nel Trentino ha attirato l'attenzione. I genitori di uno studente delle elementari hanno presentato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) di Trento chiedendo che la promozione del loro figlio venga annullata, consentendo così al bambino di ripetere l'anno scolastico.

La decisione dei genitori, che hanno messo il bene del loro figlio al di sopra di tutto, è stata influenzata da una serie di fattori. In particolare, il bambino ha dovuto affrontare sfide legate alla salute durante il suo percorso scolastico, il che ha reso l'apprendimento più complesso. Nonostante ciò, è riuscito a tenere il passo con i suoi compagni di classe e ha ottenuto una valutazione positiva alla fine dell'anno, che gli avrebbe permesso di passare alla classe successiva.

Tuttavia, la fatica e le difficoltà incontrate dal giovane studente hanno portato i genitori a valutare se fosse preferibile farlo "prendere fiato" e ripetere l'anno scolastico invece di passare alla classe successiva. Hanno presentato una richiesta formale alla scuola chiedendo la non ammissione del loro figlio alla classe successiva.

La scuola, tuttavia, ha respinto la richiesta dei genitori e ha deciso di non riconvocare il consiglio di classe per una nuova valutazione. A questo punto, i genitori, assistiti dall'avvocata Patrizia Corona, hanno deciso di presentare un ricorso al Tar di Trento.

Il Tribunale Amministrativo Regionale ha accolto il ricorso cautelare presentato dai genitori e ha fissato la discussione in sede collegiale per fine settembre. Ciò significa che il bambino ha avuto la possibilità di iniziare il nuovo anno scolastico in un altro istituto comprensivo trentino e ripetere l'anno, come desiderato dalla famiglia.

Il Tar ha considerato la richiesta dei genitori alla luce delle sfide personali che lo studente aveva affrontato e ha ritenuto che la sospensione del giudizio di ammissione alla classe successiva avrebbe permesso al bambino di intraprendere un nuovo percorso scolastico più adatto alla sua situazione personale.

Il caso solleva importanti questioni sull'approccio alla promozione degli studenti e sulla considerazione delle esigenze individuali nell'ambito dell'istruzione. Se da un lato vi è un crescente dibattito sulla pressione esercitata sugli insegnanti per dare valutazioni positive agli studenti, dall'altro, casi come questo mettono in evidenza la necessità di affrontare le sfide degli studenti in modo più personalizzato e comprensivo, tenendo conto delle loro circostanze individuali.

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