L'orrore esploso in una famiglia normalissima

Una tragedia che ha portato in carcere una giovane mamma, accusata di avere provocato la morte del proprio piccolo di tre mesi, il secondogenito della famiglia, col primo che ha due anni circa, scuotendolo troppo forte.

Un caso di “baby shaking” in piena regola. Un episodio che ha sconvolto il Bassopolesine, quello culminato con l’arresto della donna, eseguito dalla squadra mobile della questura di Rovigo, in esecuzione della misura cautelare emessa dal giudice. Le manette sono scattate il 6 settembre, mentre il piccolo era stato portato in ospedale a Padova il 15 agosto, per spegnersi il 25.

Sino a questo momento, in quella famiglia non erano mai stati segnalati problemi: il padre, grande lavoratore, era spesso assente per le proprie incombenze e la madre seguiva i due bambini, il maggiore e il minore, quest’ultimo con problemi di salute. L’ipotesi è che sia stato un gesto involontario, forse dettato dalla stanchezza o dall’esasperazione a provocare il tragico epilogo.