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PORTO VIRO

Scout protagonisti sull’altopiano

Sono stati tre giorni intensi per tutto il gruppo tra orientamento, storia e convivialità

Scout protagonisti sull’altopiano

Un campo di tre giorni all’insegna della fratellanza scout e dell’avventura per i nuovi arruolati dell’Associazione Nazionale Reparti Giovani Esploratori.

Prima esperienza per i nuovi arrivati nel gruppo di Porto Viro (Morgan Lionello, Alessandro Fregnan) e per tutti i giovani della neonata sezione di Trecenta (Florin Grigoras, Alex Pellegatti, Chiara Passigato, Luca Bellini).

Partiti venerdì 8 settembre dalle rispettive sedi di Porto Viro e Trecenta hanno raggiunto l’altopiano di Asiago, meta ormai d’obbligo per le attività dell’associazione.

Arrivati a Roana, verso le 9 hanno effettuato la prima tappa al museo della guerra 1915-1918, proseguendo poi per località Campomulo e successivamente per malga Fiara nel comune di Gallio, punto dal quale è effettivamente iniziata la prima grande avventura tanto attesa dopo mesi di preparazione.

Questo campo, infatti, è stata la conclusione di una serie di attività che ha visto impegnati i partecipanti in vari corsi: topografia, primo soccorso, cucina, pionieristica base, segnalazione e Protezione Civile.

Fatte le ultime raccomandazioni e controllato il materiale, zaini in spalla, il gruppo si è diretto come prima tappa in una grande piana topograficamente denominata “fontanello di bosbo secco” nei pressi di una malga con l’omonimo nome.

Dopo un’ottima cena preparata dai ragazzi a base di frico (piatto friulano a base di patate e formaggio) e salsicce alla brace, è arrivato il momento di riposare in tenda. La nottata è stata pungente, pur essendo infatti nel mese di agosto il termometro in questa località ha toccato i 2 gradi.

Al mattino del sabato 9, dopo la sveglia, le due sezioni scout hanno iniziato un’esercitazione topografica, raggiungendo con l’aiuto di carta, bussola e coordinatometro vari punti.

Il primo è stato Monte Forno (1911 m), dove hanno effettuato una breve sosta visitando le postazioni e le opere realizzate dall’impero austroungarico durante il primo conflitto mondiale.

Successivamente hanno toccato, Bivio Conrad, Bivio Italia fino al raggiungimento del baito bordignon (2012m) dove hanno passato la notte.

Domenica 10, è stata una giornata di marcia fino a malga Galmarara dove erano attesi dai mezzi per il ritorno alle rispettive sedi.

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