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LA BUONA SCUOLA

Tutti i prof al loro posto: prima volta da anni

Una rivoluzione. “Massiccia campagna assunzioni, anche per il sostegno. Genitori commossi”

Prof non tutelati e famiglie che non educano più

L’anno scolastico 2023-24 è già storico. Perché, per la prima volta, ha trovato tutti i prof al loro posto, con una cattedra stabilmente assegnata e, per gli studenti, la certezza di avere una figura di riferimento per i prossimi mesi. Certo, dovrebbe essere la normalità, ma, ultimamente, non lo era affatto.

Tanto che sono più che giustificati l’orgoglio e la soddisfazione con i quali Roberto Natale, dirigente dell’ufficio scolastico provinciale, rivendica questo importante risultato. “Sì, per la prima volta negli ultimi anni possiamo dire di avere coperto tutte le cattedre entro l’inizio dell’anno scolastico - conferma Natale - in altri termini, in tutte le scuole del Polesine tutte le cattedre sono state affidate già dal primo giorno di scuola”.

Un record, appunto, come non si era mai riusciti a fare in precedenza. Viene spontaneo domandarsi cosa sia cambiato rispetto agli anni scorsi, per quanto, chiaramente, nessuno li rimpianga. “Sicuramente le immissioni in ruolo senza il meccanismo della ‘doppia scelta’ - prosegue il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale - hanno semplificato molto le cose, consentendo di avere tutti i docenti al proprio posto già per il primo giorno di scuola. Non solo: si deve anche sottolineare come, quest’anno, tutti i supplenti che sono stati individuati per conferire loro l’incarico legato all’intero anno scolastico non avessero altri impieghi in ballo, così da avere una copertura garantita e immediata”.

“Come giustamente detto dal dirigente scolastico delle scuole medie Casalini di Rovigo, Valeria Cittadin, che ha ospitato l’apertura dell’anno scolastico a Rovigo - prosegue il dirigente dell’Ust Natale - quest’anno finalmente si entra a scuola con tutte le cattedre assegnate e coperte. Dobbiamo sottolineare anche come sia stata garantita una copertura senza eguali nella storia recente per gli insegnanti di sostegno, grazie a una campagna massiccia di assunzioni a tempo indeterminato e stabilizzazioni".

"In più di una scuola è stato emozionante vedere i ragazzi diversamente abili venire accolti dal proprio insegnante di sostegno. Più di un genitore si è commosso e posso capirlo benissimo. Un servizio di questo tipo è necessario e fondamentale per le famiglie: sapere che c’è una persona dedicata al proprio ragazzo, per i genitori, fa tutta la differenza del mondo e non potrebbe accadere diversamente”.

Sulla proposta del presidente della Regione Luca Zaia di fare gestire l’organizzazione del mondo scuola alla Regione, da parte di Natale arriva una risposta diplomatica. “Non posso entrare nel merito di queste scelte - spiega - io sono un ‘umile dipendente’, chiamato ad applicare le regole nella maniera migliore. Posso solamente dire che, per quanto riguarda il Polesine, le regole che ci sono questa volta hanno funzionato e siamo partiti con il piede giusto”.

Insomma: per una volta il Polesine - pare proprio il caso di dirlo - ha fatto scuola. “Mi sento - chiude il dirigente dell’Ust di Rovigo e Padova, Roberto Natale - di ringraziare e fare un plauso ai nostri presidi polesani: sono, voglio dirlo chiaramente, una squadra di grandi e veri professionisti, hanno fatto un lavoro meraviglioso che deve avere il giusto riconoscimento”.

S. V.

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