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Forte scossa di terremoto tra Toscana ed Emilia

Trema la terra, la gente per strada

Forte scossa di terremoto tra Toscana ed Emilia

L'Italia centro Nord trema. Una scossa di terremoto ha colpito la Toscana al confine con Bologna intorno alle 5,10 di questa mattina 18 settembre.

La scossa è stata molto forte, nettamente avvertita dalla popolazioneUn terremoto di magnitudo 4.8 fortissima a 100chilometri di profondità ha colpito il Comune di Marradi, in provincia di Firenze: lo riporta sul suo sito l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). L'epicentro del sisma è stato localizzato a 3 km a sud-ovest di Marradi.

La scossa di terremoto con epicentro nel Fiorentino è stata dunque chiaramente avvertita, anche fuori regione, in special modo nelle zone interne delle province di Forlì-Cesena e Ravenna. Si segnalano centinaia di persone riversatesi in strada dopo il sisma. In corso in questi minuti una prima verifica sui possibili danni.

La scossa più forte alle 5.10
Dopo la scossa principale sono state accertate varie scosse di assestamento. La Protezione civile di Firenze, che sta monitorando la situazione, segnala che alle ore 4.38 una scossa di terremoto, di intensità 3.3, è stata registrata dall'Ingv a 4 Km a sud ovest di Marradi. Un'altra scossa, di intensità più forte, 4.8, alle 5.10, e a 3 km a sud ovest di Marradi, si è sentita anche a Firenze. Alle 5.16 scossa registrata a 4 km a ovest di Tredozio, in provincia di Forlì Cesena, ed è risultata di magnitudo 2.8. Alle 5.17, alle 5.23 e alle 5.26 scosse di assestamento a Marradi (magnitudo 2, di 2.5 e di 2) e alle 5.32 a Tredozio. Attivato il centro operativo comunale di Marradi.


La zona interessata dal terremoto a Marradi "è caratterizzata da alta pericolosità sismica". Così l'Ingv ricordando che sono due i forti terremoti del passato più vicini all'area della sequenza sismica di queste ore, entrambi con epicentro nella zona del Mugello regione storica nel cuore dell'Appennino tosco-emiliano a circa 25 km a nord di Firenze: l'evento del 13 giugno 1542 di magnitudo stimata (Mw) 6.0 e l'evento sismico del 29 giugno 1919 di magnitudo (Mw) 6.4. In particolare il terremoto del 1919 è uno dei più importanti terremoti italiani del XX secolo, e anche uno dei più forti ad oggi conosciuti con epicentro nell'Appennino settentrionale; la zona colpita fu quella del Mugello, con ingenti danni sia nella provincia di Firenze che nel versante romagnolo dell'Appennino.   

Dalla mappa della sismicità storica, l'epicentro odierno - riferisce l'Ingv - risulta essere relativamente vicino anche ai terremoti dell'Appennino Tosco-Romagnolo in particolare al terremoto del 22 marzo 1661 Mw 6.05 e del 29 ottobre 1725 Mw5.67. 
 

A Modigliana, comune del Forlivese martoriato dalle frane durante le alluvioni di maggio, il terremoto sull'Appennino tosco emiliano è stato sentito con forza e le persone si sono riversate all'alba per le strade del borgo. Anche il sindaco Jader Dardi è stato svegliato dalla scossa: "Sono uscito e mi sono mosso per il centro, invitando le persone a stare lontano dagli edifici. Nel percorso che abbiamo fatto, dall'esterno non vedo situazioni di pericolo. Stiamo eseguendo verifiche e abbiamo adottato un'ordinanza di chiusura delle scuole, in attesa dei controlli. Ci mancava anche il terremoto, speriamo sia finita qui", ha detto il primo cittadino.

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