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“La speranza sta nell’istruzione”

Il suo ultimo libro, “Un mondo diviso”, racconta delle disuguaglianze sociali dopo il Covid

“La speranza sta nell’istruzione”

Il suo ultimo libro, “Un mondo diviso”, racconta delle disuguaglianze sociali dopo il Covid

E’ stato un Interclub davvero speciale, quello organizzato giovedì sera al ristorante “Stella d’Italia” dai Rotary club Porto Viro Delta ed Adria. Speciale a partire dall’ospite che ha chiuso la conviviale con un intervento di grande spessore economico e al tempo stesso sociale.

Al tavolo con i presidenti dei due club (Stefano Mazzuccato e Leonardo Rubinato) c’era infatti Eugenio Occorsio, giornalista economico e scrittore oltre che grande osservatore e studioso delle dinamiche sociali. Senza dimenticare che Eugenio è figlio di uno dei grandi magistrati italiani, Vittorio Occorsio, assassinato dai terroristi di Ordine Nuovo a Roma il 10 luglio del 1976 a Roma.

Il suo ultimo libro, “Un mondo diviso”, da cui è partita la riflessione, è un testo ricco di spunti e di analisi sullo stato della società attuale, sulle difficoltà della middle class, sulle disparità sociali che dopo la pandemia rischiano di acuirsi ulteriormente.

E sull’importanza della scuola e della formazione come volano di crescita e al tempo stesso di riequilibrio sociale.

Un tema complesso, dunque, ma di strettissima attualità e capace di interessare il pubblico rotariano che ha partecipato numeroso alla serata e affrontato da Occorsio anche nell’intervista rilasciata ai nostri portali.

“Nel libro c’è il racconto di una realtà molto inquietante che è sotto gli occhi di tutti. Si parla di disuguaglianze globali di cui nessuno ha colpa. O meglio, forse ce l’hanno un po’ tutti... E’ una situazione devastante aggravata prima dalla pandemia del Covid e ora dalla guerra, e questo è ancora più preoccupante. E’ il problema vero che va prima conosciuto e poi affrontato a tutti i livelli...”.

Un sistema globale in cui anche gli ascensori sociali si stanno fermando... “La vera speranza sta nella cultura, nell’istruzione dei giovani. Strutture adeguate e scuole qualificate, già a partire dalle primarie, sono la strada da seguire per dare a tutti il medesimo punto di partenza. Ma è un impegno politico che deve essere trasversale. Senza istruzione la battaglia contro le disuguaglianze si perde in partenza”.

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