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PORTO TOLLE

Si ride con i Sbregamandati

Domani messa a Scardovari, omaggi ai Caduti, pranzo sociale e consegna delle benemerenze

Si ride con i Sbregamandati

Prende il via questa sera a Polesine Camerini la tradizionale “Giornata del donatore” promossa dalla Fidas polesana.

L’appuntamento per soci, donatori e tutta la cittadinanza è alle 21 nel teatro parrocchiale per assistere alla commedia “Tendro D’Picaia… Ma che canaja” opera brillante in tre atti di Alfredo Pitteri. Protagonista la compagnia I Sbregamandati, gruppo amatoriale di Polesine Camerini. Personaggi e interpreti: Primin è Luciano Balasso; Furia, Tiziana Mancin; Barnascon, Attilio Gibbin; Candida, Lucilla Balasso; Romana, Mirella Travaglia; Gnacaron, Leonello Zanellato; maresciallo Cipolla, Giandomenico Ambrosio. Luci e musica di Tiziano De Bei, addetti alla scenografia Davide Rossi e Renato Corradin, collaboratori di scena Sonia Doni, Daniela Zerbin e Antonella Pavanti.

La trama. La vicenda vede protagonista Primin Malmenati che vive la propria quotidianità nella consuetudine di ogni giorno. Senza particolari eccessi e senza novità di rilievo. Tuttavia è costretto a subire il caratteraccio deciso e spesso alquanto “violento” della “adorata” moglie Furia. Un bel giorno la quotidianità della famiglia viene sconvolta quando improvvisamente la moglie viene rapita da una banda di maldestri individui. Alla ricerca di riscatto della malavita “malorganizzata” Primin risponde in maniera inaspettata, spiazzando e lasciando senza parole i rapitori. A questo punto la situazione si fa sempre più complicata. E si va avanti in un crescendo di colpi di scena e risate fino alla grande sorpresa finale.

La compagnia ha fatto il suo esordio nel 2005 con “La sbraghessona” e nell’arco di quasi un ventennio ha saputo conquistarsi grandi simpatie e apprezzamenti in giro per il Polesine e il Veneto, valorizzando la commedia dialettale.

“Abbiamo voluto iniziare la nostra festa con questa simpatica commedia per tre motivi – spiega il presidente Fidas, Luca Callegari – Prima di tutto per valorizzare i talenti locali, spesso sottovalutati, perché questo gruppo fa teatro amatoriale nel senso più alto del termine, ovvero per passione autentica e con non pochi sacrifici da parte di ciascun attore. In secondo luogo, perché il teatro è un momento di incontro e di riflessione: dietro a una battuta e a una risata, c’è sempre un motivo per riflettere sul carattere delle singole persone e sulle relazioni sociali. Il terzo motivo è legato proprio al periodo post pandemia che stiamo vivendo, anche se i pericoli non sono ancora del tutto superati e non bisogna abbassare la guardia. Il Covid, infatti, ci ha tenuto lontani, ha interrotto le relazioni sociali, ci ha costretti all’isolamento: una serata a teatro, dunque, diventa una preziosa occasione per stare insieme e divertirsi”.

La seconda parte della “Giornata del donatore” si svolgerà domani a Scardovari con il ritrovo in piazza alle 9,30, messa solenne alle 10,30, omaggio ai Caduti davanti al monumento, interventi delle autorità, pranzo sociale e consegna delle benemerenze.

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