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ESTRAZIONI IN ALTO ADRIATICO

"Il Governo vuole riavviare le trivelle"

“Il governo ha annunciato per settembre il decreto ministeriale in favore delle estrazioni”

"Il Governo vuole riavviare le trivelle"

Il coordinamento Polesine No Trivelle riafferma il proprio “no” alle trivellazioni in alto Adriatico, e lo fa con un appello inviato a istituzioni, rappresentanze politiche ed amministrative, categorie economiche, imprenditoriali, sindacali, associative e alle associazioni del volontariato del Polesine e della Regione Veneto.

“Recentemente - scrivono dal comitato - rispondendo ad una interrogazione fatta alla Camera dei Deputati in cui si chiedeva se le trivellazioni fossero state accantonate dal governo, il sottosegretario all’ambiente Claudio Barbaro, nel confermare le intenzioni governative di non retrocedere nelle decisioni già deliberate di estrarre gas, informava che sono già state fatte cinque richieste di ricerca che sono in attesa delle dovute approvazioni. A seguire, qualche giorno dopo, il ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, come ulteriore conferma di volere procedere con le estrazioni di gas che prevedono nuovi pozzi in alto Adriatico, ha espresso l’intenzione di produrre entro settembre un decreto ministeriale in favore di queste estrazioni”.

E per questo i comitati alzano la guardia. “Invitiamo - scrivono infatti - gli amministratori locali e gli addetti ai comparti lavorativi, che già si trovano a fare i conti con emergenze che vanno dai fenomeni climatici estremi, al cuneo salino passando per l’impatto devastante che stanno provocando le specie aliene come il granchio blu, a fare fronte comune per scongiurare la minaccia delle trivelle che sarebbe, probabilmente, un ulteriore aggravamento per tutto il territorio polesano, i suoi abitanti e l’economia locale. Auspichiamo che anche chi ha creduto che il governo, di fronte ad un’operazione inutile sotto il profilo energetico e dannosissima sotto il profilo idrogeologico e ambientale, avesse cambiato i suoi obbiettivi sull’approvvigionamento di gas metano, di convincersi che per adesso nulla è cambiato sulla pianificazione intrapresa dai ministri competenti, questo si evince soprattutto dalle loro ultime dichiarazioni fatte. Per questo facciamo appello per rinsaldare e compattare il fronte unito e trasversale degli oppositori alle estrazioni di gas metano in Polesine”.

“L’associazione Italia Nostra, attiva fin dall’inizio sul fronte dell’opposizione a nuovi pozzi estrattivi davanti al Delta, ha diffidato con un nuovo documento il governo dal proseguire sul progetto delle estrazioni di gas metano in alto Adriatico. Il coordinamento Polesine No Trivelle si associa e condivide questa importante iniziativa. Inoltre - svelano dai comitati - nelle prossime settimane il coordinamento Polesine No Trivelle intende proporre ai Comuni del Delta del Po Veneto delle iniziative pubbliche per comunicare quanto sarà dannoso riprendere l’estrazione di gas metano anche davanti alle nostre coste, soprattutto per i settori economici tipici del nostro territorio quali l’agricoltura, la pesca, il turismo. Sarà sicuramente dannoso anche per tutto l’ambiente e le persone che abitano in Polesine. Questi incontri saranno in preparazione di una manifestazione popolare contro le trivellazioni in alto Adriatico, da svolgersi proprio in un Comune del Delta, per far sentire la voce unita degli abitanti di tutta la provincia di Rovigo, con il fine di fermare questo processo di pianificazione politica per provvedere risorse energetiche indipendentemente dai danni causati”.

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Commenti all'articolo

  • frank1

    24 Settembre 2023 - 08:57

    si alle trivellazioni! abbiamo un tesoro NOSRO..non lasciamolo all'albania..che lo estrae senza i pareri degli ambientalisti(animalisti vari.cominciate anche domani a trvellare!

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