VOCE
INQUINAMENTO
29.09.2023 - 16:27
La buona notizia è che a Rovigo gli sforamenti dovuti alle Pm10 sono "nella norma", sono diminuiti rispetto agli anni passati, in cui a tre mesi dalla fine dell'anno si era già fuori limite. Per l'assessore all'Ambiente Dina Merlo, che oggi 29 settembre ha presentato le nuove ordinanze anti smog, questo può dipendere da "ragioni relative al clima, ma anche alla crisi energetica, che ha spinto gli individui a tenere comportamenti più virtuosi, sia nel consumo di energia che nell'ottica di una mobilità più sostenibile".
Le misure anti smog di Rovigo
Dal primo ottobre entreranno in vigore le nuove misure antinquinamento contenute nelle ordinanze sindacali a Rovigo. Queste misure sono mirate a ridurre le polveri sottili durante il periodo autunno-inverno e rimarranno in vigore fino al 30 aprile 2024. Le ordinanze, elaborate in risposta alle direttive anti-inquinamento in atto, includono limitazioni al traffico e controlli sulle emissioni da combustioni di biomasse e seguono schemi simili a quelli dell'anno precedente, con blocchi per i veicoli diesel euro 4 anche se non c'è affatto allerta dal lunedì al venerdì, e blocco per i veicoli euro 5 in caso di allerta arancione e rossa.
"Sono previste deroghe per servizi di emergenza, sicurezza, lavoro e situazioni economiche svantaggiate, con i livelli di emergenza categorizzati in verde, arancione e rosso - ha spiegato l'assessore Merlo affiancata da Lorena Di Berardino dell'ufficio Ambiente - Le ordinanze richiedono anche comportamenti individuali responsabili, come l'uso di biciclette e mezzi pubblici, il controllo del riscaldamento domestico e il risparmio energetico".
La novità: "Move in"
Una novità è l'introduzione prossima della Misura “Move in”, che deve ancora essere definita a livello regionale, ma che consentirà su base volontaria l'installazione di un dispositivo (una sorta di scatola nera) per misurare i chilometri percorsi nelle auto soggette a limitazioni, entro limiti annui specifici (che devono ancora essere definiti).
Anche quest'anno saranno sette le "domeniche ecologiche", stabilite a livello regionale, anche se il calendario non è ancora stato predisposto. L'obiettivo delle domeniche senz'auto è quello di limitare il traffico e al contempo di sensibilizzare anche sulla riduzione dell'inquinamento. L'efficacia di queste misure sarà monitorata costantemente, poiché si avvicina il periodo dell'anno con la maggiore concentrazione di inquinanti atmosferici, particolarmente nelle basse pianure come il Polesine.
Quando scatta l'allerta arancione
Il livello di allerta arancione si verifica con 4 giorni consecutivi di superamento del
limite giornaliero di 50 microgrammi di polveri per metro cubo d’aria, mentre l’allerta rossa coincide con 10 giorni consecutivi di sforamento, segnalati dalle rilevazioni di Arpav.
Alla data attuale del 29 settembre 2023 i superamenti del limite massimo giornaliero di PM10 sono stati 26, quindi per la prima volta non è ancora stato raggiunto il limite massimo dei 35 sforamenti all’anno, mentre negli anni scorsi tale limite veniva già superato a febbraio/marzo.
In riferimento ai valori storici negli ultimi anni sono stai rispettati i limiti medi annuali previsti dalle
Direttive UE delle PM10 con un massimo di 40 microgrammi di polveri per metro cubo d’aria come valore medio annuale, mentre sono il numero di 35 sforamenti giornalieri che negli anni scorsi sono sempre stati superati con il limite massimo di 50 microgrammi. Andando indietro negli anni, nel 2011 e 2012 siamo partiti rispettivamente con 98 e 91 giorni di sforamento, che negli anni successivi si sono abbassati, seppure con una variabilità annuale legata anche alle condizioni meteoclimatiche,
sempre comunque sopra il limite dei 35 giorni. Nel 2019 si sono registrati 69 sforamenti, nel 2020 erano 84 mentre nel 2021 siamo arrivati a 53 sforamenti, infine nel 2022 sono stati 65.
“E’ evidente – ha concluso Merlo - che la tendenza registra una lenta evoluzione positiva, che necessita però di azioni importanti per riportarsi sotto il limite di legge e di sicurezza, che richiedono continuativi ed efficaci interventi pubblici di efficientamento energetico (vedi molti interventi nelle scuole e con l'installazione di fotovoltaico) e mobilità sostenibile, che il Comune di Rovigo sta mettendo in atto come riportato in un recente incontro sul tema, ma anche con la diffusione di comportamenti individuali più responsabili”.
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