VOCE
IL CASO
29.09.2023 - 19:00
Foto d'archivio
E' successo, di nuovo. A quasi un anno dagli spari alla professoressa Maria Cristina Finatti, nella classe I dell'Iis Viola di Rovigo, un altro episodio di violenza nei confronti di un docente. Uno studente che frequenta il quarto anno all'Iss Romanazzi di Bari, infatti, questa mattina 29 settembre ha estratto una pistola ad aria compressa ed ha sparato a un insegnante. Stando a quanto riferiscono le cronache locali il giovane in questione avrebbe sottratto l'arma giocattolo ad un suo compagno di classe e avrebbe premuto il grilletto mirando al docente. L'uomo è stato colpito al petto nel momento in cui entrava in aula per il cambio dell'ora. Fortunatamente non ha riportato conseguenze, salvo un forte bruciore al torace.
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Per la prossima settimana sarebbe stata fissata una riunione della dirigenza scolastica per i provvedimenti disciplinari nei confronti dei due ragazzi: quello che ha sparato, ma anche il compagno che ha portato a scuola la pistola
"Sono profondamente dispiaciuto per l'atto violento subito dal docente del Romanazzi – ha commentato Davide Picci, coordinatore provinciale di Sbam, progetto che si occupa di salute, benessere, alimentazione e mobilità -. La violenza non ha mai giustificazione e condanno fermamente questo gesto. Gesti violenti come questo non devono passare inosservati, e la comunità scolastica deve rimanere unita per sostenere il docente coinvolto. I professori, come gli studenti, meritano di lavorare in un ambiente sicuro e rispettoso, dove la maleducazione e l'omertà non devono avere spazio. L'episodio ha messo in luce la necessità di promuovere una cultura di rispetto e tolleranza nelle scuole e nella società in generale. La comunità educativa e le autorità locali devono collaborare per garantire che situazioni simili non si verifichino in futuro e che tutti possano svolgere il loro ruolo nell'ambiente scolastico in modo sereno e sicuro".
Il caso barese ricorda quello avvenuto un anno all’Itis Marchesini di Rovigo, dove un gruppo di ragazzi hanno escogitato di sparare dei pallini con una pistola ad aria compressa contro la professoressa di Scienze, immortalando la scena e poi condividendola in rete e sui social. Nonostante la loro condotta, gli autori del gesto sono stati promossi.
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