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LA TRAGEDIA DI MESTRE

Neonato recuperato vivo nell'inferno di fiamme e lamiera

Ha pochi mesi, dei genitori al momento non si sa nulla

Neonato di 4 mesi muore all'improvviso in casa

Un miracolo all'inferno, nel bus sul quale 21 persone hanno perso la vita, nella serata di martedì 3 ottobre.

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Nel cuore di questa tragedia, un neonato è stato miracolosamente recuperato vivo dalla scena dell'incidente.

Il ritrovamento del neonato è stato descritto dai vigili del fuoco come un evento straordinario. È probabile che i genitori abbiano fatto tutto il possibile per proteggerlo con i loro corpi sia quando si sono resi conto che il mezzo su cui viaggiavano stava precipitando, sia quando le fiamme si sono sviluppate.

L'istinto dei genitori di racchiudere il neonato tra i loro corpi è stato determinante per la sopravvivenza del piccolo, un gesto di amore e protezione che ha portato un risultato miracoloso. Al momento, non sono disponibili informazioni sulla sorte del padre e della madre del neonato, ma l'attenzione e la speranza sono rivolte a loro.

Nel frattempo, durante la notte, non si sono per fortuna registrati nuovi decessi tra i 15 feriti che sono stati trasportati negli ospedali della regione. Quattro di questi pazienti sono in condizioni critiche e si trovano in terapia intensiva, ma la loro identità è ancora sconosciuta.

Tra le 21 vittime dell'incidente, sette di loro sono state identificate. Oltre a queste, si sospetta che una donna austriaca possa essere la madre di due bambine, di 13 e 3 anni, che sono state ricoverate a Treviso con ferite non gravi.

I quattro feriti più gravi sono tutti adulti, compresi tra i 20 e i 30 anni. Secondo le informazioni disponibili, tre di loro sono ricoverati in terapia intensiva presso l'ospedale dell'Angelo di Mestre, mentre uno è stato trasferito a Dolo per ricevere le cure necessarie.

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