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LA STORIA

Chiama "ricc**ne" il collega gay, manager di Gardaland licenziato

Lo faceva davanti ai clienti, l'azienda lo lascia a casa

Chiama "ricc**ne" il collega gay, manager di Gardaland licenziato

Offesa alla dignità: con queste ragioni Gardaland ha licenziato un manager che chiamava "principessa", ma anche "ricc**ne" il collega davanti ai clienti. Il 37enne, vittima degli epiteti ha denunciato il dirigente, che alla fine è stato licenziato. Decisione confermata dal tribunale civile di Verona, che ha rigettato il ricorso dell’ormai ex dipendente di Gardaland contro la rescissione del contratto per giusta causa.

"Un’offesa alla dignità personale e all’orientamento sessuale", la sentenza del giudice civile. Per lo stesso caso, invece, il giudice penale ha condannato per falsa testimonianza il cameriere del ristorante che aveva negato questi scambi di battute infelici. 

A indurre Gardaland a licenziarlo sono stati principalmente i suoi "inammissibili atti di derisione" nei confronti del collega gay, "non rispettandone la dignità e la condizione sessuale — gli ha contestato la direzione del Parco nel provvedimento di rescissione immediata del contratto a tempo determinato come restaurant manager —, in spregio dei principi di uguaglianza, diversità e trattamento imparziale abbracciati da questa Società". 

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