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L'esperto di economia: "Non abbiate paura dell'intelligenza artificiale"

Al Rotary Youth Leadership Award il professor Costa docente di Economia a Padova

“L’università non è una scuola professionale, non fornisce cibi precotti: aiuta, deve aiutare, i giovani a ragionare, a capirsi e a capire il mondo circostante, così pure a sapersi relazionare”: è senza dubbio il passaggio più significativo di Giovanni Costa docente emerito all’Università di Padova in organizzazione aziendale e strategia d’impresa.

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Il professore è intervenuto giovedì sera 5 ottobre al Rotary yuoth leadership award (Ryla) meeting di formazione e orientamento organizzato dal Rotary club Porto Viro - Delta Po davanti ai 20 giovani di Adria e del Bassopolesine di tutti gli istituti scolastici superiori adriesi in corso all’ostello Amolara ad Adria. Presente all’incontro anche il presidente del sodalizio Stefano Mazzucato, insieme a diversi soci del club. 

Entrando nel merito della materia che ha insegnato per tanti anni, Costa ha subito rilevato che “chi si avvia oggi a studi economici e manageriali deve essere disposto a convivere con una grande incertezza che deriva non solo dalla crisi in atto, ma dalla natura stessa delle discipline sociali che devono misurarsi con oggetti di studio in continuo divenire”.

Ed ha ammonito: “L’incertezza non va subita come una droga paralizzante, ma vissuta come una leva che amplia le possibilità”. Per poi proseguire: “L’incertezza – sottolinea Giovanni Costa – deve riportarci alla peculiarità degli studi universitari perché l’università non è una scuola professionale e non fornisce cibi precotti. Deve invece fornire le meta-competenze, cioè competenze in grado di generare e rigenerare le capacità professionali a fronte di una realtà scientifica, tecnologica, economico/sociale in continuo cambiamento. In altre parole – rimarca il docente – all’università si impara a imparare per affrontare situazioni nuove, costruire soluzioni che non discendono da ricette già note. Pertanto internazionalità, ibridazione di tecnologie e linguaggi, sperimentazione continua sono i mattoni per costruire le meta imprese”.


Nel rispondere alle diverse domande dei giovani, Costa ha fatto notare che “gli imprenditori hanno ragione quando reclamano un’efficienza del sistema Paese che richiede ordine nei mercati finanziari, ma anche nelle infrastrutture, nei servizi, nel lavoro e in ogni altro settore. Ma non possono aspettare di tornare a giocare il loro ruolo solo quando si realizzeranno queste condizioni: devono giocare d’anticipo. Anche chi si prepara a entrare nel mercato del lavoro, deve cercare di farlo prendendo coscienza e consapevolezza delle situazioni dove ci sono maggiori opportunità, quindi prepararsi e agire di conseguenza”.

E sull'intelligenza artificiale ha una sua opinione molto avanguardista: "Non bisogna averne paura, aprirà possibilità enormi in futuro".

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