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Tribunale di Bari

Norman Atlantic, assolta la società polesana

Per il naufragio sono stati condannati comandante e due membri dell'equipaggio.

Naufragio, Visentini a processo

Per l’incendio e il naufragio della Norman Atlantic del 2014, il tribunale di Bari ha escluso le responsabilità delle società di navigazione, sia l’armatrice che quella operatrice. Nella sentenza della seconda sezione penale, sulle imputazioni di carattere amministrativo, è stata esclusa la responsabilità della compagnia polesana Visemar di Navigazione srl, compagnia proprietaria, e di Anek, la società che utilizzava il traghetto per i collegamenti Grecia-Italia. Per entrambe è stata dichiarata la insussistenza degli illeciti contestati. Il Tribunale ha ordinato il dissequestro e la restituzione agli aventi diritto dei beni ancora in sequestro.

Il comandante Argilio Giacomazzi e due membri dell’equipaggio sono stati condannati dal tribunale di Bari (seconda sezione penale) per il naufragio del traghetto Norman Atlantic in cui, al largo delle coste albanesi, nella notte tra il 27 ed il 28 dicembre 2014 morirono 31 persone. Per il reato di naufragio colposo Giacomazzi è stato condannato a sei anni di reclusione, Gianluca Assante a 5 anni e quattro mesi e Francesco Nardulli a 3 anni. Assoluzioni e prescrizioni per tutti gli altri imputati. All’inizio del processo gli imputati, tra persone fisiche e giuridiche, erano in tutto 31. Per Giacomazzi erano stati chiesti nove anni di reclusione, con l’accusa di omicidio plurimo colposo per la contestazione di aggravanti che però non sono state ritenute sussistenti dal Tribunale.

Il naufragio del traghetto Norman Atlantic risale alla notte tra il 27 e il 28 dicembre 2014. Sul traghetto, subito dopo la partenza dalla Grecia, e prima dell’arrivo ad Ancona, porto di destinazione, scoppiò un incendio devastante. Le fiamme e il successivo naufragio provocarono nove vittime accertate, oltre a due corpi carbonizzati e non identificabili, oltre 19 dispersi e oltre 60 feriti.

L’incendio si sarebbe originato dal ponte 4, probabilmente da un camion frigo. Sotto accusa finirono in particolare gli errori nella valutazione dei rischi e nella organizzazione delle operazioni di spegnimento dell’incendio e di evacuazione della nave, che avrebbero causato il naufragio e la morte di alcuni passeggeri (11 le vittime accertate e 19 i dispersi). L’incendio avvenne mentre il mare era in burrasca e le temperature erano molto rigide. A bordo della motonave c’erano circa 500 passeggeri, almeno quelli censiti ufficialmente.

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