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CARCERE DI ROVIGO

Si fabbrica una lama e sequestra un poliziotto

Momenti di altissima tensione

Carcere, solo 10 agenti in arrivo

Nella serata di domenica 8 ottobre, si è verificato presso il carcere di Rovigo, un episodio di sequestro nei confronti di un Agente di polizia penitenziaria. Un detenuto di nazionalità italiana di anni 40 che era ristretto presso la sezione alta sicurezza per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti ha sequestrato ed aggredito un Agente di Polizia Penitenziaria di servizio presso la sezione alta sicurezza, con una lama tagliente appuntito ricavato da materiale di latta, con la pretesa di fare una videochiamata al nipote, L’Agente è stato inviato al pronto soccorso per le cure del con prognosi di giorni 10".

A darne notizia è Giacomo Pasquale, Segretario Provinciale della Uil Pa
Polizia Penitenziaria del Veneto, che aggiunge: "Solo grazie all’intervento e all’alta professionalità̀ dimostrata dal Personale, la situazione non è precipitata. Quelle delle aggressioni in danno al personale in servizio negli istituti penitenziari costituisce una delle problematiche più difficili, è ormai in costante aumento, e si registrano in molte realtà del territorio nazionale".

"Non vogliamo creare allarmismi o strumentalizzare quest'ultimi episodi,
conclude Pasquale ma è del tutto evidente che la frequenza con la quale si
registrano eventi critici all'interno delle carceri impone di suggerire ai vertici
dell'amministrazione un cambio di rotta e soluzioni immediate a tutela degli
operatori che vi prestano servizio. Infine, rivolgiamo i migliori auguri di pronta guarigione al personale rimasto coinvolto e ferito".

Sulla situazione del carcere di Rovigo sono poi intervenuti anche Nicola Parisi e Antonio Landino, rispettivamente per FNS-CISL Padova-Rovigo e FNS-CISL Veneto." Risale a sei mesi fa - dicono - l’ultima protesta per rappresentare all’opinione pubblica e alle istituzioni del territorio, e non solo del territorio, le problematiche e le criticità che affliggono il Personale di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Rovigo".

"Da allora nulla è cambiato, anzi. La situazione ha visto un drastico peggioramento". Nicola Parisi, Dirigente sindacale presso la Casa Circondariale di Rovigo afferma: ”Alle frequenti aggressioni(che una volta erano una rarità), alla perdurante assenza di un Direttore effettivo, alla mancata riclassificazione dell’Istituto (da livello 3 a livello 2), al
costante utilizzo del servizio straordinario (28.000 ore al 31 agosto), si aggiunge la perpetrata politica scellerata di assegnazioni che ha portato ad avere ristretti, oggi, circa 250 detenuti, tra cui anche detenuti appartenenti al circuito Alta Sicurezza”.

Antonio Landino, Consigliere Nazionale FNS-CISL aggiunge: “In continuazione alla protesta già iniziata lo scorso marzo, tradottasi poi nello stato di agitazione proclamato da tutte le Organizzazione Sindacali, oggi siamo di nuovo qui, e torneremo se sarà necessario, perché, oltre alla assegnazione di un Comandante di Reparto, poco o niente è stato fatto per migliorare l’ambiente lavorativo di Poliziotte e Poliziotti penitenziari di
Rovigo".

"Pretendiamo, dunque, il giusto interessamento da parte dell’Amministrazione, in primis, e da tutte le istituzioni che agiscono nella sfera d’interesse di questo istituto e, quindi, sull’ambiente di lavoro di Poliziotte e Poliziotti che qui prestano servizio e servono, silenziosamente e con abnegazione, il Nostro Paese. La sicurezza e la dignità sul posto di lavoro sono un diritto di tutti i lavoratori, comprese
le Poliziotte e i Poliziotti Penitenziari.”

Risale a sei mesi fa l’ultima protesta per rappresentare all’opinione pubblica e alle
istituzioni del territorio, e non solo del territorio, le problematiche e le criticità che
affliggono il Personale di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Rovigo. Da
allora nulla è cambiato, anzi. La situazione ha visto un drastico peggioramento.
Nicola Parisi, Dirigente sindacale presso la Casa Circondariale di Rovigo afferma: ”Alle
frequenti aggressioni(che una volta erano una rarità), alla perdurante assenza di un
Direttore effettivo, alla mancata riclassificazione dell’Istituto(da livello 3 a livello 2), al
costante utilizzo del servizio straordinario (28.000 ore al 31 agosto), si aggiunge la
perpetrata politica scellerata di assegnazioni che ha portato ad avere ristretti, oggi, circa
250 detenuti, tra cui anche detenuti appartenenti al circuito Alta Sicurezza”.
Antonio Landino, Consigliere Nazionale FNS-CISL aggiunge: “In continuazione alla
protesta già iniziata lo scorso marzo, tradottasi poi nello stato di agitazione proclamato
da tutte le Organizzazione Sindacali, oggi siamo di nuovo qui, e torneremo se sarà
necessario, perché, oltre alla assegnazione di un Comandante di Reparto, poco o niente
è stato fatto per migliorare l’ambiente lavorativo di Poliziotte e Poliziotti penitenziari di
Rovigo. Pretendiamo, dunque, il giusto interessamento da parte dell’Amministrazione,
in primis, e da tutte le istituzioni che agiscono nella sfera d’interesse di questo istituto e,
quindi, sull’ambiente di lavoro di Poliziotte e Poliziotti che qui prestano servizio e
servono, silenziosamente e con abnegazione, il Nostro Paese.
La sicurezza e la dignità sul posto di lavoro sono un diritto di tutti i lavoratori, comprese
le Poliziotte e i Poliziotti Penitenziari.”
Rovigo, 09/10/2019
Il Dirigente sindacale Il Consigliere Nazionale
FNS-CISL Padova-Rovigo FNS-CISL Veneto

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