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ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE

Tempi stretti per aderire

Ecco le scadenze principali e gli obblighi da tenere bene a mente

In arrivo decine di migliaia di cartelle esattoriali

E' il momento della Rottamazione Quater delle cartelle esattoriali. Questa iniziativa, introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 (n. 197/2022), offre la possibilità di estinguere i debiti iscritti a ruolo senza dover corrispondere gli interessi, le sanzioni, l'aggio e altri oneri accessori, rendendo così più leggero il conto finale.

La scadenza principale, inizialmente fissata al 30 giugno, è stata estesa per alcune categorie di contribuenti fino al 30 settembre, in particolare per i Comuni delle zone colpite dall'alluvione di maggio. Tuttavia, una scadenza cruciale si avvicina rapidamente: il 31 ottobre è il termine ultimo per il primo versamento, sia per coloro che hanno scelto di saldare il debito in un'unica soluzione, sia per chi ha optato per il pagamento rateale.

Ma ecco la novità più recente: proprio in extremis è stata concessa un'ulteriore opportunità. Entro il 10 ottobre, i contribuenti che avevano originariamente selezionato un piano di pagamento possono fare domanda di modifica del piano stesso. In pratica, chi aveva inizialmente deciso di affrontare il debito in un'unica soluzione o di suddividerlo in un numero minimo di rate ha ora la possibilità di giocare la carta di un piano fino a 18 rate. Questa flessibilità potrebbe rivelarsi un grande aiuto per chi desidera gestire al meglio le proprie disponibilità finanziarie di fine mese.

Tuttavia, è importante sottolineare che i tempi per richiedere questa modifica sono stretti. La richiesta può essere presentata attraverso una semplice email, ma è essenziale farlo entro il 10 ottobre. Chi non rispetta questa scadenza rischia di perdere l'opportunità di estendere il piano di pagamento.

Ma cos'è esattamente la Rottamazione Quater? Si tratta di un'iniziativa che si applica ai debiti riferiti ai carichi affidati all'Agente della riscossione nel periodo dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, coprendo quindi un arco temporale significativo. Tuttavia, non tutti i debiti possono godere di questa agevolazione. Ad esempio, le multe stradali possono essere definite senza il pagamento degli interessi e dell'aggio, ma le tasse erariali come l'IVA e l'IRPEF sono tra quelle su cui si risparmia di più.

L'adesione alla Rottamazione Quater era possibile fino al 30 giugno scorso, ad eccezione dei Comuni delle zone colpite dall'alluvione di maggio, che avevano tempo fino al 30 settembre per presentare la domanda.

È importante notare che alcune categorie di debiti non rientrano in questa agevolazione, come quelli dovuti per il recupero degli aiuti di Stato, le sanzioni penali, le risorse proprie tradizionali dell'Unione Europea e altri specifici casi.

Un elemento chiave per chi ha già presentato la domanda di Rottamazione Quater è il termine del 30 settembre. In pratica, entro questa data, l'Agenzia delle Entrate ha inviato ai contribuenti che hanno aderito una "Comunicazione" contenente tutte le informazioni necessarie: l'ammontare delle somme dovute, le scadenze dei pagamenti in base al piano rateale, i moduli di pagamento precompilati e le istruzioni per richiedere la domiciliazione dei pagamenti sul proprio conto corrente.

Le scadenze dei pagamenti variano a seconda della modalità scelta. Per chi ha optato per un'unica soluzione, il termine ultimo è il 31 ottobre 2023. Per coloro che hanno preferito il pagamento rateale, le prime due rate devono essere versate entro il 31 ottobre e il 30 novembre 2023, mentre le rimanenti saranno distribuite nei successivi 4 anni, con scadenza il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a partire dal 2024. Le prime due rate corrispondono al 10% dell'importo totale dovuto, mentre le restanti rate hanno un importo uniforme. È importante notare che a partire dal 1° novembre 2023 verranno applicati interessi al tasso del 2% annuo sui pagamenti rateizzati.

Tuttavia, c'è un aspetto da tenere a mente: se si omette, si ritarda o si effettua un versamento insufficiente, la Definizione agevolata diventa inefficace e i versamenti effettuati vengono considerati come acconti sull'importo totale dovuto.

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