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Occupazione femminile, via il gap

In sei mesi assunti 11.415 uomini rispetto a 8.850 donne: occorre eliminare questo divario

Occupazione femminile, via il gap

Ridurre il gender gap e valorizzare la partecipazione femminile nel mondo del lavoro, in particolare nel campo tecnico-scientifico, come fattore imprescindibile di crescita, competitività e capacità di innovazione nel territorio polesano. Un territorio dove, nei primi sei mesi del 2023, le nuove assunzioni hanno riguardato in maggior misura gli uomini rispetto alle donne (11.415 rispetto 8.850), mentre nella disoccupazione incide più la parte femminile (10.735 rispetto a 7.335 uomini). Un gap di genere che va di pari passo con la difficoltà di reperire competenze Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), che nel 2022 ha superato il 60% dei profili Stem ricercati dalle imprese polesane (740, +48% rispetto al 2020).

È l’obiettivo del progetto "Fse - Pari welcome to stem - Azioni positive per la parità di genere nel territorio polesano”, promosso da Punto Confindustria, società di servizi di Confindustria Veneto Est, e finanziato dalla Regione Veneto a valere sul Fondo sociale europeo.

Il lancio del progetto Welcome to Stem si terrà domani, alle 9.30, nella sala degli Arazzi di Palazzo Roncale a Rovigo, con un evento rivolto a enti, istituzioni, scuole, terzo settore, cittadini, famiglie e in modo particolare a donne e ragazze. Il progetto sarà presentato da Paola Mainardi, consigliere delegato Punto Confindustria. Seguiranno gli interventi di Fabio Becchelli, dirigente Veneto Lavoro (Il mercato del lavoro polesano e l’accompagnamento al lavoro), Loredana Rosato, consigliera di parità Provincia di Rovigo (gender gap: a che punto siamo?), Silvia Pittarello, Esperta in comunicazione delle scienze (Donne e Stem: i superpoteri della scienza gentile) e Steve Azzalin, Galileo Visionary district e scuola italiana design (L’importanza delle competenze digitali nelle nuove professioni: l’esempio del designer).

“L’innovazione tecnologica sta rivoluzionando il mondo del lavoro, determinando un aumento nella ricerca di profili Stem ma, a questa crescita, non corrisponde un incremento dell’offerta di risorse femminili con un background di carattere tecnico-scientifico - dichiara Paola Mainardi consigliere delegato Punto Confindustria -. È necessario superare stereotipi e pregiudizi, sostenere le ragazze ad avere maggiore consapevolezza dei loro talenti ed incentivare la presenza femminile sia nei percorsi di studio Stem sia nel mondo del lavoro, agendo a tutti i livelli: sociale, formativo e produttivo. Il progetto Welcome to Stem rappresenta un contributo concreto verso questo obiettivo. Donne meritevoli e capaci in ambiti cruciali per il futuro del nostro territorio e del Paese sono un fattore imprescindibile, se vogliamo essere davvero protagonisti delle transizioni digitale, ambientale e sostenibile”.

Il progetto Welcome to Stem si svilupperà su tre dimensioni: la lotta agli stereotipi e alla discriminazione di genere, la partecipazione equilibrata al mondo del lavoro, l’equilibrio tra vita professionale e vita privata. Prevede circa 200 interventi tra Alto, Medio e Basso Polesine, per un totale di 2.200 ore, con azioni pilota come project work, laboratori e aule di formazione esperienziale, rivolte a più destinatari e con diversi obiettivi: stakeholder pubblici e privati, per azioni di stimolo del network territoriale donne Stem; donne disoccupate o inattive e occupate, per potenziare le competenze tecnologiche e digitali favorendo l’integrazione nel mercato del lavoro; studentesse e studenti, per incentivare le ragazze ad intraprendere percorsi di studio e di carriera nelle materie Stem e per educare tutti gli studenti alla parità di genere; insegnanti, per supportarli nelle azioni di contrasto agli stereotipi di genere e nell’innovazione didattica delle materie Stem.

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