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GIUSTIZIA

Percosse e minacce, l’ex pugile rodigino dovrà risarcire la donna con 20mila euro

La corte d'Appello di Venezia ha confermato la condanna già comminata in primo grado.

Percosse e minacce, l’ex pugile rodigino dovrà risarcire la donna con 20mila euro

E’ stata confermata dalla corte d’appello di Venezia la condanna in primo grado per minacce e percosse e il risarcimento da pagare nei confronti di una donna pari a 20mila euro nei confronti di Antonio Brancalion, rodigino, notissimo ex pugile, che è stato anche campione italiano e campione dell'Unione Europea. Era accusato di stalking e di estorsione, ma il giudice di primo grado Sarah Zen aveva ritenuto di riqualificare la prima ipotesi di reato in percosse e minacce, ritenendola assorbita dalla seconda. I fatti si sono svolti per alcuni mesi, a Rovigo, tra 2016 e 2017.

Secondo il capo di imputazione l’ex pugile avrebbe umiliato, minacciato e indotto a dargli denaro la ragazza, alla quale all'epoca era legato da una relazione affettiva. In alcune occasioni, la avrebbe anche percossa. La avrebbe obbligata a fargli le pulizie, le avrebbe detto che doveva pagarlo per le prestazioni sessuali che lui le garantiva e, “con violenza e minaccia”, paventando tra l'altro di lasciarla, la avrebbe indotta a dargli denaro, il bancomat e a comprare quanto lui le chiedeva. Questa l’ipotesi accusatoria che in parte è stata rivista in primo grado, ma il cui impianto è stato confermato nei due gradi di giudizio.

L’appello, promosso dall’avvocato Federica Doni, non ha avuto il risultato sperato. Soddisfazione da parte della parte civile, rappresentata dall'avvocato Marco Cestonaro, che esprime “la speranza, si ribadisce, che la Sentenza della Corte d’Appello Penale di Venezia possa incoraggiare tutti coloro che si trovano in una condizione di reale fragilità e difficoltà a denunciare”.

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