VOCE
ADRIA
19.10.2023 - 15:00
Ricordare una persona cara, un’amica, una collega a poco più di un anno dalla sua scomparsa è sempre un’impresa difficile. Si rischia, sia pure involontariamente e inconsciamente, di scivolare nella retorica. Questo non è stato per la docente Lia Novo che ha ricordato Lucia Nadia Ferrarese venuta a mancare nel giugno dell’anno scorso, dopo una vita trascorsa nella scuola, nell’alberghiero Cipriani. E l’altro giorno è stata assegnata la prima borsa di studio a lei intitolata, andata ad Alice Travaglia, grazie al progetto “Per Nadia con un sorriso” portato avanti dai familiari e da un gruppo di amici e colleghi.
Lia Novo ha parlato con voce commossa nell’auditorium Saccenti dove regnava un religioso silenzio, non facile quando la platea è formata da giovani under 19 e gran parte di quegli studenti non hanno neppure conosciuto Nadia. Eppure Lia ha saputo coinvolgere tutti in un’atmosfera talmente emotiva al punto che, al termine, c’è stato un momento di quasi smarrimento, come un abbaglio generale provocato dal bagliore dei girasoli, elegante quanto efficace metafora per descrivere il volto sempre sorridente di Nadia. Poi è scattato l’applauso lungo, convinto, caloroso.
“Oltre ad essere un’insegnante – ha esordito Lia Novo – Nadia è sempre stata molto attiva nel volontariato e nel sociale, impegnata anche nella politica. In ogni ambito ha sempre avuto un atteggiamento di responsabilità, umiltà e servizio.
Era una professoressa normale – ha proseguito - non era in servizio presso questa scuola: era al servizio di questa scuola e dei suoi studenti. Per lei era normale mettere sempre gli studenti al primo posto. Sorridente e attenta, affrontava ogni situazione con la domanda: cos’è meglio per i miei studenti? Per lei era normale, spendersi sempre al massimo per aiutare colleghi e studenti che giornalmente incontrava”.
E ancora: “Per questo, appena venuta a mancare subito è stato forte il desiderio di ringraziarla ed onorare la sua memoria con la modalità a cui lei più teneva: aiutare gli studenti, istituendo questa borsa di studio. Subito si è costituito il comitato Gruppo amici di Nadia che ha visto fiorire un calendario ricco di iniziative, perché, oltre alla scuola, ogni ambiente che l’ha conosciuta ha desiderato omaggiarla e ricordarla. La proposta della cena sociale per raccogliere fondi per la borsa di studio ha raccolto un’adesione molto ampia e la serata ha riunito centinaia di persone, amici, studenti e colleghi che si sono ritrovati per ricordare il suo sorriso e carisma”.
Allora “desideriamo sottolineare che la particolarità di questa borsa di studio è proprio quella di trasmettere anche il suo stile, per questo, non vengono presi in considerazione solo le valutazioni degli insegnamenti ma, tra i criteri sono stati inseriti alcuni aspetti del comportamento che lei considerava fondamentali: sorriso, disponibilità ad aiutare i compagni e partecipazione attiva. Inoltre, in questo primo anno la borsa di studio è una, ma la generosità della famiglia e di chi l’ha conosciuta ha già triplicato l’iniziativa: dal prossimo anno, infatti, le borse di studio saranno tre, una per ogni studente dei tre percorsi della scuola, ovvero accoglienza, sala e cucina. Vogliamo concludere e ricordarla abbinandola a un fiore che la rappresenta molto: il girasole. I girasoli – ha sottolineato Lia Novo - sono fiori particolari, nascono, vivono e muoiono per il sole. Così come alcune persone che vogliamo proprio chiamare girasoli: loro vivono per l'amore, amano la vita, amano l'amore in tutte le sue forme. Le persone-girasole sono particolari, speciali, le noti subito per la luce dentro gli occhi, sono belle ed hanno la capacità di illuminare ogni cosa intorno. Fateci caso – ha sottolineato - a volte incontrate alcune persone e vi sentite migliori, vi fanno sentire qualcos'altro, qualcosa di buono, qualcosa che brilla. I girasoli illuminano ogni posto. Non puoi non amarle, non puoi spegnerle, non puoi non brillare accanto a loro. Sono fiori, ma profumano di cielo. Grazie Nadia”.
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