Cerca

adria

La città ora aspetta Lino Banfi

In diretta su RaiUno nella trasmissione “ItaliaSì”, l’attore ha promesso di venire ad Adria

La città ora aspetta Lino Banfi

In diretta su RaiUno nella trasmissione “ItaliaSì”, l’attore ha promesso di venire ad Adria

Missione compiuta: Lino Banfi, il nonno più famoso d’Italia, verrà nella città etrusca. Ha detto: “Promesso”. L’impegno è stato ufficialmente e pubblicamente preso sabato pomeriggio durante la trasmissione “ItaliaSì” su RaiUno condotta da Marco Liorni. Il noto attore ha accolto la richiesta portata, a nome del sindaco Massimo Barbujani, da parte dell’assessora Vittoria Paccagnella, della consigliera comunale Emanuela Beltrame e di Mattia Mincuzzi, ex team principal della sosia della Regina, il quale sta tessendo le fila per unire sempre più Puglia e città etrusca.

Durante la trasmissione è stata riprodotta la dichiarazione dello stesso Banfi fatta qualche settimana fa a Paola Perego e Simona Ventura alla trasmissione “Citofonare Rai2” dove l’attore ritorna agli inizi della propria carriera e dalla Puglia dovette emigrare al Nord. Ma erano anni difficili per chi arriva dal Sud perché avevano non poche difficoltà a trovare alloggio. Sono ben noti i cartelli “Non si affittano ai meridionali” sulle porte di tante case, condomini e alberghi. Banfi visse la stessa amara esperienza, così per aggirare l’ostacolo trovò l’escamotage di cancellare con la scolorina la “n” di Andria, suo paese d’origine: così divenne Adria, città veneta. E parlando veneto gli fu più facile trovare da dormire. “Grazie ad Adria – ha sottolineato nonno Libero - riuscivo a dormire, pagando prima ovviamente”.

Ma non finisce qui. “Adesso, caro maestro – ha affermato Emanuela Beltrame in diretta Tv – deve pagare pegno. Un tempo lei ha usato il nome di Adria per trovare lavoro, adesso dovrà venire nella sua città in mezzo ai suoi cittadini, per salutarli e rivisitare la sua città”.

Nonno Libero ha voluto subito sapere quali specialità potrà trovare. Beltrame ha risposto che “le proporremo una buona minestra di fagioli, baccalà in rosso o in bianco come preferisce, con polenta, buon vino e buone grappe”.

Da parte sua Vittoria Paccagnella ha portato le chiavi simboliche della città e un’anfora a ricordo del glorioso passato etrusco/romano della città. Si aggiunge un omaggio personale di Mattia Mincuzzi: un quadro realizzato da Micaela Bagatin che ritrae Lino Banfi su ponte Castello, il simbolo di Adria.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400