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PAURA IN ALTOPOLESINE

La terra ha tremato ancora

Ma sono esclusi gravi danni

La terra ha tremato ancora

Ieri mattina i sismometri dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia hanno registrato un’altra piccola scossa di terremoto in Polesine. Magnitudo 1.9, quindi molto bassa, registrata nel territorio di Salara, quindi nell’area delle due scosse maggiori di mercoledì scorso (15.45 a Ceneselli, 4.2 e a Salara alle 16.02 alle 2.0). Il terremoto, come segnalato dalla sala sismica Ingv-Roma, è avvenuto alle ore 4.43 di ieri ed è stato registrato in una zona con coordinate geografiche pari a 44.9970 gradi di latitudine, 11.4060 di longitudine, e una profondità di 11 chilometri sotto il livello del mare. In zona individuati i comuni di Ceneselli, Calto, Felonica, Ficarolo e Trecenta.

Insomma un piccolo sciame sismico che gli esperti hanno spiegato anche con l’effetto “budino”. Delle forti scosse in provincia di Rovigo e dell’effetto budino ha parlato al Corriere della Sera Alessandro Amato, sismologo dell’Ingv, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia: “Se c’è da preoccuparsi? Non particolarmente - ha spiegato l’esperto - quelle della Pianura Padana non sono faglie attive come quelle dell’Appennino abruzzese, della Calabria, della Basilicata o della Campania, però sono comunque faglie che si muovono. Quello di Rovigo è considerato un terremoto piccolo, potrebbe finire così come avere delle repliche. Il fatto che le scosse si siano sentite anche in Emilia Romagna e in Lombardia dipende dall’effetto budino della Pianura Padana. L’energia si concentra in questi sedimenti del Po che oscillano di più rispetto alle rocce che ci sono sull’Appennino o sulle Alpi”.

E ancora: “Anche se la zona non è considerata particolarmente sismica non bisogna dimenticare che un po’ tutto il territorio italiano è sismico. Il terremoto in Veneto di questa entità, cioè moderato, non deve sorprendere perché è una zona in deformazione: tutta la catena appenninica e le zone intorno, l’Adriatico e la Pianura Padana”. Il sismologo dell’Ingv ha sottolineato che la Pianura Padana è una zona attiva dal punto di vista sismico, anche se all’apparenza può non sembrare.

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