VOCE
verso il referendum
27.10.2023 - 05:00
Si avvicina la data fissata per il referendum che deciderà sulla fusione dei comuni di Polesella e Guarda Veneta e la nascita di Polesella Veneta. Molte le iniziative messe in campo dai due comuni per convincere i cittadini sulla bontà e sull’importanza di questa importante scelta.
“Le ultime notizie che sono emerse martedì, in merito a una finanziaria che punterebbe a tagliare parecchie miliardi di euro agli enti locali e agli apparati dello stato, sicuramente mette in condizione i comuni a dover pensare anche a tutta una serie di strategie che riguardano il reperimento di risorse - spiega il sindaco di Polesella Leonardo Raito - in questo contesto, la fusione rappresenta un elemento molto qualificante e molto importante, che metterebbe in condizione i comuni di Polesella e di Guarda Veneta, di avere per dieci anni, circa 8 milioni di euro che possono essere uno strumento preziosissimo per investimenti, per cofinanziare progetti, per sostenere le associazioni e il mondo dell'impresa - continua Raito - Ma anche le famiglie, gli anziani, le scuole, le scuole dell'infanzia, gli asili nido e tutti quegli strumenti che oggi creano servizi sul territorio e che sono molto attrattivi per quanto concerne le famiglie. Questo è un punto di partenza molto importante, così come importante è il forte interscambio che c'è tra le comunità di Guarda Veneta e di Polesella, che storicamente rappresenta un elemento che mette in condizione anche cittadini di valutare in modo positivo l'idea di ottenere questo risultato”.
Cosa potrebbe rappresentare questa fusione per la nostra provincia?
“Si tratta di un progetto ambizioso che abbiamo presentato e che è stato approvato all'unanimità dai consigli comunali dei due comuni e poi dalla regione. Un progetto su cui la Regione guarda con grande interesse, rispetto al possibile raggiungimento dell'obiettivo in quanto sarebbe una fusione che metterebbe in moto anche dei meccanismi virtuosi in provincia di Rovigo che è una provincia fino a oggi che è stata refrattaria al tema di questo tipo di aggregazioni. Oggi, ci si rende conto che una fusione è l'unico strumento aggregativo, perché le convenzioni molto spesso mascherano delle collaborazioni poco fruttuose e le unioni hanno grandissimi problemi. Per cui la fusione è l’unico strumento che può mettere in condizione le comunità di avere risorse, organizzazione e strumenti per poter affrontare le sfide dei prossimi 10-15 anni con maggiore serenità. Come amministratori abbiamo guardato in primis a questo, cioè all'interesse dei territori. Non abbiamo guardato il nostro interesse, abbiamo guardato l’interesse del territorio”.
Quali altri vantaggi potrebbero avere le due comunità?
“Occorre pensare allo spopolamento della nostra provincia, al crollo demografico e all’invecchiamento della popolazione. Pensare che le comunità, oggi, siano uguali alle comunità di 30 anni fa, fa un po' ridere. Ritenere che oggi il campanilismo sia lo strumento in base al quale riusciamo a mantenere vive queste comunità e questi territori è un grossissimo problema.
I vantaggi per Guarda Veneta e Polesella?
“Per i cittadini di Guarda Veneta penso che i vantaggi siano molteplici: Possono condividere una struttura importante, come quella del nostro comune, potenziando anche i servizi sul territorio, mantenendo aperte le municipalità, istituendo lo sportello unico del cittadino che è lo strumento di semplificazione amministrativa che può mettere in condizione di avere tante informazioni e tanta velocità anche nei processi e quindi avere più giorni più ore di apertura del municipio, rispetto a quello che guarda oggi riesci a mantenere. Polesella, invece, potenzierebbe l'apparato dei propri servizi di cui si gioverebbe, chiaramente, anche Guarda Veneta. Penso ad esempio agli strumenti e ai vantaggi della zona logistica semplificata per le imprese, con sgravi, possibilità occupazionali e molto altro. Quindi credo che le occasioni e i vantaggi siano notevoli e tantissime”.
Come andrà a finire questo processo?
“Le sensazioni sono buone, nel senso che abbiamo incontrato tantissime persone che sono favorevoli a questo tipo di percorsi. A Guarda Veneta, tantissimi si rendono conto che ormai la fusione necessaria, qualcuno diceva che forse era meglio farla con Pontecchio però, ripeto, le fusioni si fanno manifestando una volontà politica di andare avanti in un percorso, cosa che Polesella e Guarda hanno messo in campo e altri comuni o altre realtà non l'hanno fatto per le ragioni più diverse, e per questo non possono essere biasimate. Secondo me i vantaggi saranno tantissimi e non ci saranno chiusure o riduzione di servizi. Anzi, ci sarà un fortissimo potenziamento dei servizi e continueranno le sinergie con altri comuni Per quanto concerne le scuole e altre cose non c'è quindi da vere paura, da questo punto di vista. Il desiderio è veramente riuscire a mettere in campo risorse, organizzazione e struttura, per dare risposte sempre più concrete ai cittadini e ai territori. Se passerà la fusione, il nuovo Comune sarà sicuramente uno dei nuovi motori del Polesine e rappresenterà un elemento di grandissima opportunità per tutti. Speriamo di riuscire a portare a casa un risultato molto importante in primis, per i nostri cittadini”.
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