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POLESELLA E GUARDA VENETA

Una firma per il futuro

Siglato il patto di territorio dai sindaci Raito e Colò

Una firma per il futuro

A un passo dal referendum, i sindaci dei due paesi coinvolti, Polesella e Guarda Veneta, alla presenza delle relative giunte comunali, firmano un patto di territorio per il governo del Comune di Polesella Veneta sulla base dei desiderata dei cittadini dei due territori. Ieri pomeriggio, questo importante momento si è tenuto alla presenza dei due primi cittadini, Leonardo Raito e Erminio Colò, con la partecipazione del vicepresidente della Provincia di Rovigo, Graziano Azzalin e con la presenza straordinaria della europarlamentare per il Partito Democratico Alessandra Moretti.

Un incontro che segna il culmine di un percorso che ha visto tutte le forze politiche, in maniera unanime e incondizionata, esprimere il proprio assenso alla fusione.

A dare il benvenuto ai presenti, il sindaco Raito che ha detto: “Vogliamo elencare tutti gli undici punti presenti in questo patto perché saranno quelli su cui dovrà lavorare chi amministrerà il futuro comune, qualora andasse in porto, come speriamo, il quesito referendario, di Polesella Veneta. Ci saranno nuove elezioni, un nuovo sindaco, una nuova giunta e bisogna dare indicazioni chiave per il futuro della comunità”.

Di seguito, il sindaco di Polesella ha pronunciato le necessità fondamentali che si dovranno rispettare: un piano di manutenzione delle strade, un piano per la manutenzione del verde, la realizzazione di una ciclopedonale che sia di raccordo anche per la ciclovia VenTo, la salvaguardia dei plessi scolastici e il potenziamento di servizi accessori, maggiori contributi per il servizio alla famiglia, il mantenimento dei municipi, lo sportello unico del cittadino per agevolare le pratiche, il sostegno al tessuto associazionistico, l’adesione ai progetti europei, il potenziamento dei servizi per la terza età, un sostegno al mondo economico, una cabina di regia partecipata che riguardi la rappresentatività delle due comunità. L’ultimo punto è molto importante: il vicesindaco dovrà essere l’espressione della municipalità diversa rispetto a quella del sindaco. In questo modo, la rappresentanza di entrambe le comunità sarà garantita.

“Stiamo dando prova - ha aggiunto il sindaco di Guarda - di qualcosa di concreto, voluto dai cittadini. Ciò che noi stiamo portando avanti va nell’interesse di entrambe le comunità, in un momento delicato di calo demografico e di forte criticità per quanto concerne i servizi. Porterà di certo una visione più rosea per il futuro. Speriamo nella più larga partecipazione possibile al quesito referendario”.

“Si tratta - ha continuato l’europarlamentare Moretti - di un’occasione unica per il territorio che potrà così avere maggiori risorse e maggiori potenzialità”. “Siamo in un momento storico - ha concluso Azzalin - in cui si stanno depotenziando i servizi dei comuni. Ecco che questa si pone come una opportunità concreta di rinascita di due realtà importanti per il Polesine”.

"Nel nostro territorio, la realtà di Polesella Veneta non sarebbe la prima fusione poiché già, con successo, è avvenuta qualche anno fa quella tra Contarina e Donada che ha portato alla nascita di Porto Viro. A livello regionale, c’è un supporto nei processi di fusione per consentire, con la nascita di nuovi comuni con dimensione più ampia, alla popolazione interessata la possibilità di avere migliori e più presenti servizi nel territorio coinvolto. Questo significa anche, concretamente, più risorse economiche che entrano e che possono essere utilizzate per il bene delle comunità”.

Si parla, nello specifico, lungo un arco di tempo di 10 anni, di oltre otto milioni ulteriori rispetto ai "normali" trasferimenti.

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