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Rovigo

Piena, “spettacolo” sull'Adige ma senza danni

In tanti di vedetta sugli argini per seguire la situazione. Segnalata un’infiltrazione a Cavarzere

Piena, “spettacolo” sull'Adige ma senza danni

Alle 18.15, quando la piena è al culmine, sotto al ponteggio allestito per i lavori al ponte sull’Adige tra le due Boara, ci sono ancora 180 centimetri “d’aria”. Il fiume va veloce, non fa paura. Dal ballatoio, gli uomini di Anas controllano i piloni: liberi. Niente detriti, né i temuti tronchi, a ostacolare l’onda che corre verso il mare.

Certo, le golene sono invase. Il colpo d’occhio è spettacolare. Niente di più. La gente dell’Adige lo sa: chi qui ci è nato e cresciuto guarda con rispetto ma senza paura l’acqua bianca e grigia che scivola sotto al ponte. Come d’abitudine, sugli argini, “di qua” come “di là”, una piccola folla: anziani, che di piene ne possono raccontare tante, e giovani, che forse hanno visto più secche, fianco a fianco a scrutare l’oscurità. Sul ponte, traffico intenso e regolare. Un automobilista rallenta, abbassa il finestrino: “Non lo chiuderete mica, vero? Abito ‘di qua’, devo tornare indietro”. “Vada tranquillo”.

Anas, a metà pomeriggio, aveva messo le mani avanti. “E’ stato attivato un presidio fisso sul posto - scrivevano parlando del ponte sulla Statale 16 - per valutare tempestivamente nelle prossime ore la necessità di eventuali chiusure temporanee del tratto in relazione al livello del fiume, al fine di garantire la sicurezza della circolazione”. Solo precauzione: non ce ne sarà bisogno. Addirittura, nel tardo pomeriggio di mercoledì 1 novembre, è stato riaperto il passaggio sulle due passerelle pedonali che costeggiano la carreggiata, chiuso prudenzialmente qualche ora prima. Insomma, non c’è nessun pericolo.

In ogni caso, la polizia locale di Rovigo e gli uomini della Protezione civile hanno presidiato senza sosta il fiume, all’altezza del ponte. Nel tardo pomeriggio, si ipotizzava di allungare il turno di guardia almeno fino alle 22, se non a mezzanotte. Difficilmente oltre: non c’era l’impressione che la piena potesse proseguire fino a mattina. “Scorre, si abbassa”, dice chi conosce il fiume. Il passaggio a Badia Polesine, dopo mezzogiorno, non ha fatto registrare alcuna criticità. In serata, invece, a Cavarzere segnalata un’infiltrazione, probabilmente collegata all’alzarsi del livello dell’acqua. I pompieri della centrale cavarzerana hanno compiuto le verifiche del caso e la situazione è stata definita “sotto controllo”. I colleghi del comando rodigino, invece, hanno pattugliato il fiume senza ravvisare particolari criticità nel tratto polesano. La piena è andata. Nessun danno. Un’altra tacca soltanto nella memoria collettiva: un’altra “giornata particolare” da raccontare.

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