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VENETO

La malattia si porta via Chetti a 50 anni

Era conosciuta e amatissima

La malattia si porta via Chetti a 50 anni

Una triste notizia ha colpito la comunità di Mezzavia di Montegrotto Terme, con la scomparsa di Chetti Zago, una donna di soli 50 anni, che ha lottato per cinque anni contro il cancro. La sua morte rappresenta una perdita devastante per la famiglia e l'intero quartiere sampietrino, che aveva seguito da vicino il coraggioso percorso di Chetti.

Chetti è stata colpita dalla malattia nel 2018, quando le è stato diagnosticato un tumore. Suo marito, Piergiorgio Castagna, titolare di un'azienda edile nella zona, ha raccontato: "Abbiamo scoperto il male nel 2018. È stata allora operata d'urgenza al colon e ha trascorso gli anni successivi tra controlli medici e chemioterapie. Ha subìto altri interventi, poiché il tumore si era diffuso, colpendo il fegato, i polmoni e le ovaie. Il tumore ha continuato a propagarsi finché 15 giorni fa i medici ci hanno detto che non c'era più nulla da fare. Pochi giorni fa, le condizioni di Chetti si sono aggravate, costringendoci a ricoverarla."

Il marito ha espresso la sua gratitudine verso il personale medico e sanitario che ha supportato Chetti durante la sua battaglia contro il cancro, citando lo Istituto Oncologico Veneto di Padova, l'ospedale di Castelfranco e la Casa di Cura di Abano, dove Chetti era stata operata per la prima volta. Ha inoltre ringraziato gli operatori dell'Asl e la dottoressa Mazzonetto per il loro impegno.

Chetti Zago era una donna molto devota alla sua famiglia. Prima di ammalarsi, aveva lavorato come cameriera presso l'Hotel Nazioni, situato non lontano dalla sua abitazione. Dopo aver cresciuto i suoi due figli, Federico di 23 anni e Riccardo di 21, era tornata a lavorare. Il suo mondo ruotava attorno alla famiglia e al lavoro, e amava entrambi profondamente. Era una persona solare, semplice e sempre pronta a sorridere. La sua gentilezza si è manifestata ancora una volta quando, in previsione del suo funerale, aveva espresso il desiderio che non venissero regalati fiori, ma che le persone facessero donazioni allo Istituto Oncologico Veneto di Padova.

Un'amica e collega di lavoro, Monica Nonnis, ha condiviso le sue emozioni: "Chetti era una persona speciale, che ci ha insegnato ad amare la vita e a lottare. Pensavamo che ce l'avrebbe fatta, ma alla fine il cancro ha vinto. Ero solita farle compagnia e avevamo legato una profonda amicizia lavorando insieme in albergo. L'avevo vista solo tre giorni prima della sua scomparsa, e mi aveva chiesto di continuare a prendersi cura della sua famiglia. Chetti era conosciuta da tutti, e la ricorderemo sempre per il suo sorriso."

Nicolò Radig, il titolare dell'Hotel Nazioni, ha aggiunto: "Era un esempio, una persona straordinaria. Molto solare e altruista nei confronti miei e di mio fratello, ma soprattutto nei confronti dei colleghi. Era una persona umile e una lavoratrice affidabile e seria. Era molto apprezzata dai clienti e aveva un amore profondo per i suoi due ragazzi, di cui era molto orgogliosa."

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