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VENETO

Arriva un nuovo velox

Nel Padovano, a San Giorgio in Bosco

Arriva un nuovo velox

Il Comune di San Giorgio in Bosco ha preso una decisione importante per aumentare la sicurezza stradale: l'installazione di un autovelox lungo via Kennedy, un lunghissimo rettilineo che collega la Valsugana al comune di Villa del Conte e al Camposampierese.

La strada in questione è stata teatro di numerosi incidenti gravi nel corso degli anni, spesso causati dalla velocità eccessiva dei conducenti. In risposta a queste preoccupazioni, martedì mattina è stato installato l'autovelox, che non mira a fare cassa, ma a garantire la sicurezza degli automobilisti e dei residenti.

Il sindaco di San Giorgio in Bosco, Nicola Pettenuzzo, ha chiarito che il dispositivo non sarà operativo da subito: "Al momento non è in funzione, ci sarà una prima fase di studio. In ogni caso, le multe scatteranno solo ed esclusivamente in presenza della pattuglia della polizia locale." L'intera procedura è stata seguita dagli agenti del Distretto Pd1A con base operativa a Cittadella, sotto la guida del comandante della città murata, Gledis Sambugaro.

Il limite di velocità sulla via Kennedy è fissato a 70 chilometri orari. L'autovelox, noleggiato per sei mesi, è bidirezionale, il che significa che monitorerà sia chi supererà il limite procedendo da San Giorgio in Bosco verso est, sia chi sgarra arrivando da Villa del Conte. Questa scelta mira a coprire ambedue le direzioni di traffico, per garantire la massima efficacia nel controllo della velocità.

Il sindaco Pettenuzzo ha spiegato il motivo di questa decisione: "Stiamo parlando di una Provinciale che storicamente ha registrato incidenti particolarmente gravi. Chi risiede in via Kennedy conosce bene la situazione: è un contesto molto difficile, da anni le persone chiedono di monitorare, di aumentare i controlli, di inviare pattuglie dei vigili. Interveniamo a nostre spese con una strumentazione che controlla la velocità, vuole essere un deterrente, è giusto che le famiglie possano essere tranquille quando i figli salgono in bici e percorrono la strada. Lo facciamo per garantire una maggiore sicurezza."

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