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VENETO

Furti a raffica, negozianti sotto choc

Negli ultimi 10 giorni a Chioggia presi di mira bar e bacari, oltre ad una farmacia

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Allarme microcriminalità in centro storico a Chioggia: quattro casi di furto e due riguardano la riqualificata e fiorente Riva Vena. Negli ultimi 10 giorni ad essere presi di mira sono stati bar e bacari, oltre ad una farmacia.

Un caso è stato registrato in riva canal Lombardo dove, con una spaccata, i ladri o il ladro sono riusciti a entrare all’interno di un bacaro per portare via quanto c’era in cassa.

Successivamente un altro caso è stato registrato in pieno centro in corso del Popolo, ai danni di un bar. Più di recenti altri due casi sono stati registrati in riva Vena, centro nevralgico del divertimento per residenti e turisti in centro storico e dove sono presenti numerosi neonati Bacari.

Qui i ladri hanno visitato l’osteria, nella notte tra lunedì e martedì, l’osteria Gusto, mentre la notte prima, sempre in riva Vena, era stata la farmacia Cutulakis a subire il furto del denaro presente all’interno del registratore di cassa con il farmacista di turno che si è trovato davanti il ladro poco prima che fuggisse. Le forze dell’ordine sono al lavoro per cercare di risalire al responsabile o ai responsabili e, un grosso aiuto in tal senso potrebbe arrivare dall’impianto di videosorveglianza di riva Vena che potrebbe aver catturato fotogrammi utili per risalire all’identità del ladro. Sono però in molti a chiedere una intensificazione dei controlli da parte delle forze dell’ordine per far cessare subito questa spirale di microcriminalità che sta colpendo il centro storico.

Nei giorni scorsi in tal senso erano intervenute sia l’associazione riva Vena che la Confesercenti. E anche Ascom è del parere che qualcosa debba essere fatto al più presto. Molto spesso i furti sono di poca entità e di poche decine o centinaia di euro, ma molti di più sono i danni fatti per entrare nelle attività commerciali con cifre, per ripristinare serrature o vetrate frantumate, di diverse migliaia di euro.

“Purtroppo quella dei furti ai danni dei commercianti è una piaga che ci portiamo avanti da un pezzo - commenta Alessandro Da Re, presidente di Ascom Confcommercio - Nell’ultimo periodo si sono intensificati a causa della congiuntura economica negativa e di un disagio sociale che si sta aggravando e che sta diventando preoccupante. Noi segnaliamo da tempo il problema per il quale non abbiamo una soluzione in tasca da suggerire. Certo non possiamo pensare che le forze dell’ordine, che pur eseguono passaggi, possano essere presenti sempre e in tutto il territorio comunale, tanto più con i problemi di organico che conosciamo. Le telecamere di certo sono un buon deterrente, ma ugualmente non saranno la soluzione perché non possiamo pensare di avere una telecamera davanti a ogni negozio. Molte attività per motivi estetici scelgono anche di non avere saracinesche sulle vetrine e questo rende ancor più semplice l’effrazione, anche se in alcuni casi, come quello recentissimo ai danni di una farmacia, i ladri sono entrati con il titolare dentro e quindi senza alcun tipo di remora. Un episodio che deve far riflettere”.

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