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VENETO

"Palestina libera": gli studenti occupano

Per la seconda volta, azione dimostrativa a Padova

"Palestina libera": gli studenti occupano

Studenti appartenenti al Collettivo universitario Spina di Padova hanno nuovamente occupato la sede della facoltà di Scienze Politiche in via del Santo, questa volta per esprimere solidarietà alla popolazione palestinese. Questa azione segue una precedente occupazione avvenuta poco più di due settimane fa, quando gli studenti protestavano per l'emergenza abitativa.

Il Contesto in Medio Oriente. L'occupazione è avvenuta in risposta agli eventi che hanno scosso il Medio Oriente. Gli studenti del Collettivo Spina hanno ritenuto essenziale esprimere la loro posizione riguardo agli scontri tra Israele e Palestina, che hanno portato a una crescente crisi umanitaria. Gli scontri sono scoppiati dopo l'attacco di Hamas dalla Striscia di Gaza, causando una risposta senza precedenti da parte del governo di Israele, che ha portato a migliaia di vittime, feriti e sfollati tra la popolazione palestinese.

Richieste del Collettivo Spina. Il Collettivo Spina ha presentato una serie di richieste all'università e alle istituzioni italiane. In primo luogo, chiedono all'ateneo di costruire una narrazione chiara sulla situazione attuale e di condannare l'attacco indiscriminato ai civili palestinesi, l'occupazione illegale israeliana e il fondamentalismo islamico di Hamas. Inoltre, chiedono una posizione governativa che promuova la pace e non la produzione e l'esportazione di armamenti necessari a conflitti come questo. Il Collettivo Spina sollecita l'università di Padova a prendere le distanze dagli atenei israeliani e a interrompere le collaborazioni con multinazionali dell'industria bellica come Leonardo e con finanziatori di progetti di sicurezza in Israele, come Intesa San Paolo.

Una Voce contro il Silenzio. L'occupazione della facoltà di Scienze Politiche è un tentativo di dare una voce contrastante al silenzio che sembra avvolgere la questione palestinese. Gli studenti sottolineano che, nonostante il silenzio apparente dell'università, molte persone nelle strutture accademiche si rifiutano di rimanere in silenzio di fronte a ciò che sta accadendo.

Durante l'occupazione, il Collettivo Spina ha organizzato una serie di attività, tra cui cineforum, dibattiti, assemblee ed incontri sulla Palestina. L'occupazione è prevista di concludersi con un dibattito intitolato "L’ultimo giorno di occupazione sarà il primo giorno di pace," in cui interverranno Cecilia Fasciani ed Alberto Zanella, autori di un reportage pubblicato su Internazionale, e Sandro Chignola, professore del dipartimento di Filosofia.

Un Appello per una Presa di Posizione Netta. Il Collettivo Spina ha lanciato un appello affinché l'università di Padova prenda una posizione netta sulla situazione in Palestina. Hanno raccolto molte firme dalla comunità accademica e intendono portare queste voci alla seduta del senato accademico in programma per il 9 novembre.

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