VOCE
CACCIA E POLEMICHE
03.11.2023 - 08:14
Costanti controlli, da parte del personale della Polizia Provinciale, sul fronte della caccia. Attività, quest'ultima, che se, da un lato, come fanno notare - giustamente - i suoi sostenitori a fronte dei critici, è espressamente consentita, dall'altro è anche precisamente normata: il che significa che può assolutamente svolgersi, ma nel quadro di una serie di norme, divieti particolari inclusi, che vanno rispettate. Il che non sempre accade, come evidenziano gli interventi degli uomini di Palazzo Celio.
Nei giorni scorsi, in particolare, a Mazzorno Destro, nel Comune di Taglio di Po, una richiesta è arrivata da una coppia che, a quanto segnala, per l'ennesima volta si è trovata letteralmente i cacciatori, logicamente armati, con i cani, in cortile. La celerità di intervento della polizia provinciale ha consentito di arrivare prontamente e di constatare, in effetti, la situazione.
A Pincara, invece, un brutto episodio, purtroppo non il primo nel suo genere. La scoperta, da parte della Polizia provinciale, di un cacciatore che aveva costretto il proprio cane a indossare un collare elettrico, in grado di infliggere potenti scariche all'animale, quando questi adotti un comportamento non gradito, quindi da reprimere con una reiterazione della "punizione", la scarica elettrica, appunto. Nel caso di specie, a quanto si apprende, il regolatore dell'intensità era regolato al massimo. Generava scosse, quindi, in grado di fare soffrire una persona, figurarsi un cane di taglia media. Una triste consuetudine e un metodo indubbiamente barbaro di addestramento, contro i quali la polizia provinciale lotta da tempo.
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Anche a Lendinara si sono registrate, in questi giorni, proteste contro le condotte dei cacciatori. In questo caso, nelle campagne vicino a San Bellino, un residente ha segnalato spari contro un gruppetto di case, con i pallini che hanno raggiunto e colpito con forza le strutture in cemento. Il cacciatore, tuttavia, secondo questa testimonianza si sarebbe allontanato in tutta fretta, rendendo impossibile un efficace intervento.
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