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L'ALLARME

22 morti in un anno, Polesine al top della mortalità su strada

Un dato estremamente preoccupante

22 morti in un anno, Polesine al top della mortalità su strada

Analisi dei dati sull’incidentalità stradale provinciale per l’elaborazione di strategie volte a ridurre il numero di incidenti: questo l’obiettivo della riunione dell’Osservatorio per il monitoraggio dell’incidentalità stradale presieduta dal Prefetto, Clemente Di Nuzzo, alla quale hanno partecipato il dirigente della Sezione di Polizia Stradale, i referenti dell’Istat e del servizio statistica della Provincia, i comandanti delle Polizie Locali dei Comuni di Rovigo e di Adria, nonché i rappresentanti delle Forze dell’ordine, dei Vigili del Fuoco, del Suem 118, degli enti proprietari delle strade, della Motorizzazione Civile, dell’Aci, dell’associazione a tutela delle vittime della strada e della federazione amici per la bici.

In riunione sono stati analizzati i dati sull’incidentalità stradale, validati dall’Istat e registrati in Polesine, relativi all’anno 2022: 513 incidenti, di cui 283 in ambito urbano e 230 in ambito extraurbano; 22 i morti, con un indice di mortalità del 4,3%, e 662 i feriti, con un indice di lesività del 129%.

Tra le cause più ricorrenti di incidente stradale si individuano: la guida distratta, il mancato rispetto della precedenza, l’eccesso di velocità e la guida in stato di ebbrezza alcolica e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

Il fenomeno si è concentrato, in misura maggiore, lungo le reti stradali più intensamente trafficate: S.S. 16, S.S. 309, S.R. 6 e S.R. 88.

Nel primo semestre del 2023, il trend dell’incidentalità si conferma costante rispetto al primo semestre dell’anno precedente. Alla luce dei dati illustrati, il Prefetto ha condiviso con i componenti dell’Osservatorio strategie di prevenzione e contrasto al fenomeno.

È stata ribadita l’importanza dell’intensificazione dei controlli su strada da parte delle forze di polizia, non soltanto in un’ottica di repressione ma con l’obiettivo di aumentare la percezione di sicurezza da parte degli utenti.

Tutti i componenti hanno sottolineato la necessità di adottare, ciascuno nel proprio ambito di competenza, misure utili a prevenire comportamenti pericolosi alla guida, mediante il consolidamento della cultura della sicurezza stradale e la diffusione della consapevolezza dei rischi derivanti da stili di guida pericolosi.

Nell’ambito delle iniziative programmate, anche nell’anno scolastico in corso continueranno le campagne di sensibilizzazione nelle scuole, promosse in collaborazione con le Forze di Polizia, l’Aci e le associazioni a tutela delle vittime della strada, al fine di coinvolgere maggiormente gli studenti, a partire dalle scuole primarie, sui temi dell’educazione stradale e della responsabilità.

In considerazione dell’illustrata panoramica di dati, che vede il territorio provinciale al vertice delle statistiche per indice di mortalità rispetto alle altre province venete, il Prefetto ha ribadito l’importanza di una capillare attività di prevenzione e controllo delle infrazioni stradali per eccesso di velocità, anche attraverso i dispositivi automatici di rilevamento da remoto della velocità.

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Commenti all'articolo

  • diduve

    06 Novembre 2023 - 18:05

    Ma i polesani ci vanno a scuola guida? Mi sembra che imparino poco e male

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