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PORTO TOLLE

E’ un IV Novembre dai due volti

Qui è la ricorrenza non solo della fine della guerra del ‘15 - ‘18, ma anche dell’alluvione del ’66

E’ un IV Novembre dai due volti

Ieri mattina, a Porto Tolle, a Ca’ Tiepolo, si sono tenute le celebrazioni per il IV Novembre, per ricordare la fine della Prima Guerra Mondiale e il coronamento dell’Unità Nazionale; in questa data, inoltre, vengono anche celebrate le nostre forze armate. La giornata è cominciata con l’alzabandiera e gli onori alla Patria in Piazza Milite ignoto ed è proseguita con la Santa Messa celebrata da Don Matteo Scarpa. Dopo la benedizione, sono intervenuti Graziano Gibin, presidente dell'Associazione nazionale combattenti e reduci di Porto Tolle, e il sindaco Roberto Pizzoli.

Gibin ha ricordato l’importanza di queste commemorazioni. “Non si possono dimenticare - ha infatti ribadito - i nostri ragazzi morti trucidati nella prima guerra mondiale e nelle tante guerre che ancora ci sono nel mondo. Spero, vista ormai la mia età, che qualcun altro prenda il mio testimone e tenga vivo questo ricordo e ricordi la scelleratezza di tutte le guerre”. Il sindaco Pizzoli ha sottolineato, invece, la doppia ricorrenza di questa giornata. Nel 1966, proprio nel territorio di Porto Tolle e nell’isola della Donzella in particolare, c’è stata infatti l’ultima grande alluvione che ha fatto da spartiacque tra due periodi storici: prima e dopo l’alluvione . “La giornata ha tanti significati, soprattutto in questo panorama mondiale che stiamo vivendo, ma anche per Porto Tolle, che non può dimenticare cosa abbia rappresentato il 4 novembre 1966 per il nostro territorio”, ha detto il sindaco.

Quei ragazzi di 17, 18, 19 anni che andavano a difendere quella bandiera nella Prima Guerra Mondiale - ha ribadito poi il sindaco - sono gli stessi ragazzi che oggi sono impegnati in Israele e Palestina in Ucraina e in Russia, in centrafrica e nelle decine di guerre locali nel Mondo. Ringrazio tutte le persone che oggi, qui a Porto Tolle, vestono una divisa: l’esercito, i carabinieri, la guardia di Finanza, le associazioni dei lagunari, dei bersaglieri, la protezione civile e tutte le persone qui riunite che, con la loro presenza, testimoniano il bisogno di pace e la necessità di pace e tranquillità in Italia e nel mondo". La banda cittadina di Taglio di Po Giuseppe Verdi ha sottolineato i momenti importanti della cerimonia, dalla deposizione della corona alle lapide dei caduti al solenne Inno di Mameli seguito con commozione, da tutte le persone i presenti.

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