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VENETO

Muore a sei anni in piscina, sotto accusa anche i genitori

Cinque in tutto gli imputati, si procede per omicidio colposo

Muore a sei anni in piscina, sotto accusa anche i genitori

È iniziato un doloroso processo: quello incentrato sulla morte del piccolo Christian Menin, un bambino di soli 6 anni annegato in un tragico incidente avvenuto alle piscine di San Pietro in Gu. Quel che rende ancora più straziante questa vicenda è che i genitori del bambino, Emanuele Menin, 32 anni, e Lisa Toniato, 27 anni, sono sotto processo per omicidio colposo.

Sono cinque gli imputati coinvolti: Emanuele Menin e Lisa Toniato, genitori del piccolo, residenti a Limena; Michela Campana, 42 anni, di Bassano del Grappa, amministratore unico e legale rappresentante della società Conca Verde Piscine, che gestisce l'impianto comunale; Diego Poletto, 44 anni, di Bassano del Grappa, responsabile dei bagnini; e Maya Serraglio, 22 anni, residente a Bressanvido in provincia di Vicenza, bagnina presso la struttura. Tutti e tre gli ultimi imputati sono difesi dall'avvocato Leonardo Maran, mentre i genitori del piccolo sono assistiti dall'avvocato Lorenza Denaro.

La tragedia ebbe luogo nell'agosto di due anni fa, quando il piccolo Christian fu ritrovato senza vita, riverso a pancia in giù nella piscina centrale del centro natatorio di San Pietro in Gu. L'autopsia, condotta dal medico legale, confermò la causa della morte per annegamento, escludendo la possibilità di un malore. Secondo il racconto dei genitori, il bambino, residente a Limena, era andato a giocare con un amico conosciuto qualche settimana prima presso un campo di calcio nei pressi delle piscine.

Pochi minuti più tardi, il corpo di Christian fu scoperto privo di sensi nella piscina, che aveva una profondità di 1,23 metri. È stata la giovane bagnina Maya Serraglio, allora ventiduenne, a individuare il bambino in difficoltà e a tuffarsi immediatamente per portarlo fuori dall'acqua, iniziando subito le manovre di salvataggio. Sul luogo giunsero anche i soccorsi del Suem, tra cui l'elisoccorso, e vennero effettuate manovre di rianimazione con l'uso del defibrillatore prima del trasporto d'urgenza al reparto pediatrico dell'ospedale di Padova. Purtroppo, alle 14.30, fu dichiarato il decesso del piccolo Christian.

Il processo è iniziato venerdì scorso con testimonianze di due militari dell'Arma davanti al giudice del Tribunale monocratico. La prossima udienza è stata fissata per il 5 dicembre, durante la quale saranno ascoltati altri due carabinieri e il medico legale Andrea Porzionato, nominato dalla Procura per analizzare le circostanze della tragica morte del bambino.

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