Allarme per la truffa della frutto, gli sciacalli sono in giro

Allarme a Cittadella, per le truffe perpetrate da malviventi che si spacciano per venditori ambulanti di frutta. La vittima di questo blitz è Luciano Berno, 63 anni, ex infermiere in pensione, ora impegnato nell'azienda agricola Punto Verde di via Casonetto. Lo riferisce il quotidiano Il Mattino di Padova.

Il modus operandi di questa truffa, purtroppo ben noto alle forze dell'ordine, si è consumato martedì pomeriggio. Berno stava recandosi al Prix di Belvedere di Tezze sul Brenta per fare la spesa quando è stato avvicinato dai truffatori. Questi si sono avvicinati con un furgoncino bianco, uno è rimasto alla guida mentre l'altro, sulla quarantina e con barba, è sceso per approcciarsi alla vittima con un tono festoso, cercando di instaurare un fittizio legame con un presunto lavoro di muratura precedentemente svolto presso l'abitazione di Berno.

Con abilità persuasiva, il truffatore ha proposto al pensionato sei cassette di arance, uva e limoni, affermando di gestire un negozio di frutta e verdura. La vittima, in un momento di gratitudine, stava per consegnare 10 euro al malintenzionato, ma in un istante il truffatore ha rubato 200 euro dal portafogli di Berno, contanti appena prelevati per pagare la revisione dell'auto e il bollo.

Il figlio del derubato ha raccontato l'incidente, sottolineando l'ampio impatto emotivo sull'anziano genitore. Berno si è sentito calpestato nella fiducia che riponeva nelle persone e nella propria dignità. La vicenda è stata prontamente denunciata ai carabinieri di Rosà, ma il danno emotivo persiste.

Questa truffa, che ha colpito Berno in modo così diretto, non è un caso isolato. In tutta Italia si sono verificati episodi simili, evidenziando la necessità di una maggiore attenzione e consapevolezza tra i cittadini, specialmente quelli più vulnerabili, di fronte a tattiche truffaldine consolidate nel tempo.