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ROVIGO

Si tenta di salvare il mega vuoto urbano

Gaffeo: “Occorre evitare che resti un immobile nel degrado. Eliminare il vincolo”

Si tenta di salvare il mega vuoto urbano

Una soluzione per Casa Serena. E’ quella che sta cercando il Comune di Rovigo dopo la fine del suo utilizzo come casa di riposo. Ieri a palazzo Nodari c’è stato un summit con sindaco, dirigenti del Comune e assessori per impostare un programma di lavoro al quale si sta lavorando da mesi.

“L’obiettivo - ha detto il sindaco Edoardo gaffeo - è di riuscire a trovare un futuro per l’immobile della Commenda, attualmente vuoto e inutilizzato, di proprietà del Comune, ma sul quale esiste ancora un rapporto contrattuale con Iras che ne ha la gestione. Dare un futuro a Casa Serena significa anche riuscire a interloquire con la Regione per togliere il vincolo della destinazione d’uso sull’immobile. A quel punto sarà possibile prendere altre decisioni”.

Al momento Casa serena è un grande vuoto urbano nel cuore del quartiere Commenda, un immobile piantato sul nervo scoperto del rapporto Ciomune- Iras sul quale pendono tre ricorsi al Tar che attengomo anche alla stessa condizione di Casa Serena. Che secondo Iras vedrebbe una risoluzione per via unilaterale della convenzione col Comune per la gestione della ex casa di riposo. Secondo palazzo Nodari, invece, questa cessazione unilaterale non è possibile, e per questo sono state impugnate al Tar le delibere di Iras e della Regione. Il rapporto contrattuale fra i due enti, è ancora in piedi, ma Casa Serena da mesi è vuota, dopo il trasferimento della casa di riposo a San Bortolo, abbandonata ad un degrado che al momento appare inesorabile e progressivo. Ecco allora che il Comune cerca una soluzione. Mesi fa era anche stata proposta la demolizione dell’immobile, ma la Regione aveva detto di no. Non è escluso che questa opzione possa tornare sul tavolo.

Intanto Tra Comune e Iras il dialogo è fermo da mesi, e in attesa della sentenza del Tar, prevista prima della metà di dicembre, l’Iras procede a passi decisi verso l’appalto al privato della gestione della casa di riposo di San Bortolo. “E’ positivo - ha detto il primo cittadino di Rovigo - che la funzionalità della casa di riposo sia assicurata. Noi come comune avevamo predisposto già lo scorso dicembre la delibera per l’accordi di programma che avrebbe tenuto in piedi l’operazione che poi non è andata buon fine. Ricordo che in quell’occasione alcuni esponenti delle forze politiche optarono per rinviare quel consiglio comunale e non votare quella proposta di delibera, che aveva tutte le coperture necessarie. Forse qualcuno dovrebbe ricordarsene, perché in seguito tutti i problemi che conosciamo si sono moltiplicati e l’accordo tra Comune, Regione, Iras, non c’è più stato.

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