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IL CASO

"O abortisci o te lo levo io quel bambino", condanna a 11 anni

Anni di maltrattamenti, poi la denuncia

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Undici anni di carcere. È questa la condanna inflitta ieri a un quarantacinquenne di origini marocchine, accusato di aver maltrattato per anni la compagna, con cui conviveva assieme a due figli, di averla costretta a subire violenza sessuale e soprattutto di averla spinta ad abortire, minacciando altrimenti di picchiarla fino a farle perdere il bambino.

I fatti sono avvenuti nella Bassa Veronese tra il 2019 e il 2022. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, l’uomo avrebbe aggredito e picchiato la compagna, una trentaseienne veronese, in numerosissime occasione, colpendola con calci e pugni, utilizzando una volta anche un martello. Spesso le dava calci su un ginocchio, dove aveva subito un intervento chirurgico, minacciandola "di farle uscire dal cervello i chiodi che ha nella gamba". Lo riporta "L'Arena di Verona"

E poi insulti, minacce di morte. Il tutto davanti ai figli piccoli, uno di otto anni, l’altro di due. 
In più occasioni, sempre secondo le accuse, avrebbe costretto la compagna a subire rapporti sessuali, picchiandola quando lei si negava o approfittando del fatto che stava dormendo per bloccarle le braccia al suo risveglio. 


Nell’ottobre del 2020, uno degli episodi più gravi. La compagna era incinta. "O te lo vai a far togliere in ospedale, o te lo tolgo io", l’avrebbe minacciata, riferendosi ovviamente al bambino. Così il quarantacinquenne le avrebbe estorto il consenso all’interruzione di gravidanza. 

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Commenti all'articolo

  • frank1

    11 Novembre 2023 - 19:01

    mettete via le scarpette rosse..non è un italiano

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