VOCE
ADRIA
13.11.2023 - 16:00
I nomi degli “eroi di Nassiriya”, così li ha definiti il vicesindaco Federico Simoni, sono risuonati due volte ieri mattina nella città etrusca alla commemorazione del 20 anniversario della tragedia in Iraq: prima in Cattedrale con la maresciallo dei Carabinieri Serena Borzillo, poi con lo stesso Simoni davanti al monumento in corso Mazzini.
“Erano in missione di pace – ha sottolineato il vicesindaco – ed hanno trovato la morte in un vile attentato. I Carabinieri, ma in generale tutte le nostre forze militari impegnate nelle missioni di pace, sono molto considerate sul piano internazionale dalle forze alleate. Ne è prova il riconoscimento arrivato dagli americani anche qualche giorno fa”. Ha aggiunto una nota di amarezza per quello che alcuni avevano urlato e scritto nei giorni successivi alla tragedia: “Una, centro, mille Nassiriya in disprezzo per la morte dei nostri eroi”. Ha concluso Simoni: “Ci auguriamo tutti di cuore che questi operatori di pace abbiano dato la loro vita per un mondo di pace migliore, anche in quella terra e in tutte le terre colpite da conflitti: questo è il senso della morte di quei militari per tutti noi e per le loro famiglie nel trovare la morte a servizio della Patria”.
La cerimonia ha visto la partecipazione di numerose autorità civili e militari: diversi assessori e consiglieri comunali, i rappresentanti di tutte le forze dell’ordine, associazioni d’arma e combattentistiche e del volontariato. In chiesa, l’arciprete della Cattedrale mons. Matteo De Mori ha ricordato che “è dovere di tutti noi ricordare i morti di quella strage e tutti gli altri che hanno perso la vita nell’adempimento del loro dovere”. Così ha voluto ricordare anche i due coristi del Polifonico della Cattedrale scomparsi negli ultimi dodici mesi: Giuliano Lazzarin e Luigi Passadore.
La cerimonia religiosa si è conclusa con la lettura di alcune preghiere: Alessandro Rigoni per i lagunari, Fabio Maccagno per gli autieri e Sebastiano Insinga per i Carabinieri. Al termine si è formato il corteo, aperto dal gonfalone della città listato a lungo, che ha percorso l’asta del corso fino a raggiungere il monumento. Qui è stata deposta una corona dall’alloro sulle note del “Silenzio” quindi è stato reso l’onore ai Caduti.
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