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La comunità saluta Marzio

Il cacciatore portato via da un malore improvviso

La comunità saluta Marzio

In moltissimi all’ultimo saluto all’amico Marzio. La chiesa parrocchiale di Sant’Antonino prete e martire, conteneva a fatica le centinaia di amici, parenti e conoscenti che non hanno voluto mancare ad un ultimo ideale abbraccio all’amico Marzio Romanini, scomparso nella mattinata di sabato, a soli 59 anni, a causa di un malore durante una battuta di caccia a poche centinaia di metri da casa.

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C’erano davvero tutti. Oltre alla moglie Paola, la figlia Angela, i parenti, gli ex colleghi di lavoro e i tantissimi amici che ricordano Marzio come una persona onesta e soprattutto sincera.

“Marzio non le mandava certo a dire – ha detto commosso il cugino Gionata, diacono della diocesi di Adria e Rovigo, durante la toccante omelia – Nel bene o nel male, quello che doveva dire, lo diceva senza mai tirarsi indietro. Oggi non siamo qui per portargli il nostro ultimo saluto, ma per accompagnarlo in questo suo nuovo percorso”. Il cugino ha poi ricordato e sottolineato la profonda onestà di Marzio, da tutti riconosciuta, e come, pur non essendo un grande frequentatore della chiesa, non mancasse mai a nessun funerale di un compaesano.

E lo faceva per rispetto e lealtà. Al termine della funzione religiosa, officiata dal parroco don Massimo Guerra e dal suo predecessore don Giancarlo Crepaldi, sul sagrato della chiesa, non sono mancati gli abbracci che i tanti presenti hanno voluto riservare alla sua famiglia.

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