Ipotesi demolizione per Casa Serena

La soluzione potrebbe chiamarsi demolizione. E potrebbe essere l'unico modo per risolvere il gigantesco problema, in termini di degrado e di sicurezza, rappresentato dall'enorme immobile, ora vuoto, di Casa Serena. Una struttura di dimensioni che rendono proibitivo non solo il recupero, ma anche l'elaborazione di un progetto di reimpiego e, soprattutto, il controllo. Per evitare che si trasformi in un nuovo ex ospedale Maddalena, ossia un ricettacolo per sbandati e un rifugio per persone dedite a traffici illegali.

Al di là delle dichiarazioni di facciata, infatti, è evidente come sia impossibile inibire l'ingresso a uno stabile di questo tipo e di una simile estensione e che, quindi, un vuoto urbano del genere sia destinato a diventare un vero e proprio incubo per le forze dell'ordine, che, ancora una volta, si troverebbero caricato (o scaricato, a seconda dei punti di vista...) sulle proprie spalle un problema praticamente ingestibile originato da scelte politiche.

Da qui l'idea di valutare la più radicale delle soluzioni: radere tutto al suolo appunto. In questo senso, ci sarebbe già stato un sopralluogo nei giorni scorsi, con personale tecnico. Per avere, intanto, una idea delle tempistiche e dei costi. Non è l'unica opzione sul tavolo, a quanto si apprende. Ma potrebbe essere la più realistica.