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FEMMINICIDIO

Il papà di Giulia a Beverare alla fiaccolata per la 22enne

Gino Cecchettin e la mamma, Carla Gatto... e una folla di gente

Ha sulle spalle la settimana più orrenda della sua vita, l'epilogo che nessun genitore può solo immaginare per una figlia, ha sulle spalle la perdita più grande. Eppure Gino Cecchettin, papà di Giulia, che è già diventata donna simbolo contro la violenza di genere in Italia, è arrivato fino a Beverare, da Vigonovo, per stare al fianco della mamma Carla Gatto e partecipare alla fiaccolata organizzata dal paese per Giulia, morta a soli 22 anni, massacrata dal ragazzo che diceva di amarla. 

Stringe mani, Gino, ascolta le persone che trovano il coraggio di dirgli qualcosa, di chiedergli qualcosa e c'è. C'è per sua figlia, per sua mamma e c'è per tutte le persone, tantissime, che si sono date appuntamento con don Giuliano nella chiesa di Beverare, frazione di San Martino di Venezze, dove nonna Carla vive e dove Giulia ha vissuto tanti momenti spensierati della sua infanzia. 

Si parte dalla chiesa di San Martino di Venezze, il corteo è silenzioso, formato da uomini, donne, bambini. Don Giuliano, che è cardine della parrocchia e non riesce a muoversi, viene spinto in carrozzina. Un manifesto riprende le parole di Gino: "L'amore vero non umilia, non delude non calpesta, non tradisce e non ferisce il cuore. L'amore vero non urla, non picchia, non uccide". 

Se c'è una donna simbolo suo malgrado, della violenza di genere, è Giulia. Se c'è un uomo simbolo di tutto quello che un uomo può dare, questo è suo padre Gino.

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Commenti all'articolo

  • diduve

    21 Novembre 2023 - 01:45

    E basta!! Tanto non sara' l'ultima. E' tutto un carrozzone. Il genere umano, maschi e femmine, e' assassino dagli albori della civilta'.

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