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VENETO

Falsi annunci hard col numero dei vicini: stalker nei guai

Ha patteggiato una pena di 18 mesi di reclusione, per vari reati

La moglie gira porno, la scopre e li mette sulla chat del condominio

Un 31enne originario di Manfredonia, ha patteggiato un anno e sei mesi per stalking, diffamazione aggravata e sostituzione di persona in Tribunale a Verona. La sua condotta invadente, secondo quando contestato dall'accusa, aveva gettato nell'angoscia due coppie.

All'attenzione del giudice erano finiti non solo comportamenti maleducati, come il rovesciare immondizie nelle aree comuni, ma aveva varcato il confine della legalità, con azioni criminali e manipolatorie.

Tra gli episodi più gravi, il giovane aveva pubblicato il numero di cellulare di un vicino su un sito di incontri a sfondo sessuale, creando non solo disagio ma anche mettendo a repentaglio la sicurezza della vittima. Non contento, aveva replicato l'azione in un sito dedicato ai traslochi, annunciando addirittura la "vendita" dell'auto della vittima.

Ma le vessazioni non si erano limitate al vicino: la moglie di quest'ultimo e un'altra signora del palazzo avevano subito ulteriori attacchi. Nel 2022,  aveva creato due profili social a nome della donna, associati alle sue foto, con la scritta provocatoria "sono sempre pronta e disponibile". Un gesto inaccettabile che ha causato non solo imbarazzo ma anche serie conseguenze nella vita delle vittime.

L'aggressività e la sostituzione di persona, caratteristiche principali dello stalking, avevano raggiunto livelli inquietanti, tanto che due coppie non uscivano più di casa per la paura di incontrarlo. Questa situazione aveva portato all'emanazione di un divieto di avvicinamento nei confronti dell'uomo, misura cautelare necessaria a garantire la sicurezza delle vittime.

Con il patteggiamento, l'imputato ha compiuto un percorso di recupero, ma la decisione del giudice di revocare il divieto di avvicinamento solleva interrogativi sulla tutela effettiva delle vittime. L'angoscia di due coppie, imprigionate nel timore di un vicino invadente e minaccioso, sembra non essere del tutto dissipata nonostante la conclusione giudiziaria dell'odierno processo.

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