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ADRIA

Rodeo in scooter dentro il centro giovanile, lo devastano

Estintore rotto, finestre e strumenti pure. E poi il video social per "farsi belli"

Rodeo di scooter dentro il centro giovanile, lo devastano

Entrano nella sala del centro giovanile, “armati” di motocicli e “belle intenzioni” e devastano tutto. Sono i vandali di Adria, un gruppetto di imbecilli che ha pensato bene durante lo scorso week end, di scaricare le proprie frustrazioni devastando salone Davo del centro giovanile san Pietro di via Pignara, ad Adria.

Il salone Davo in pochi istanti è stato trasformato in una terra di conquista. Sono entrati con gli scooter sgommando a destra e a sinistra, andando ripetutamente a sbattere contro il muro. Hanno spruzzato in aria bombolette spray. E ancora peggio: hanno staccato gli estintori ed hanno scaricato in aria e sui pavimenti il liquido necessario a spegnere le fiamme in caso in incendio. Per il gusto di trasgredire, di distruggere, di essere “fighi”.

Hanno rotto alcuni infissi e hanno anche distrutto una chitarra. Strumenti a disposizione della comunità, sia chiaro. Per il bene di tutti, per la crescita di tutti.

E come se non bastasse hanno pensato bene di filmare tutto come si usa fare adesso per poi montare il video con la musichetta di sottofondo. Tanto per finire in bellezza la serata.

Il video spalmato sui social, è il vanto, il vandalico trofeo da mostrare agli amici.

I tristi protagonisti sono giovanissimi under 18: nel video non si vede nessun adulto intervenuto, così pure nessuno dei presenti che cerchi di fermare il divertimento di cattivissimo gusto. Il salone Davo è di proprietà della parrocchia della Cattedrale e si trova nel complesso del centro giovanile san Pietro, anche se si tratta di un’ala dell’ex orfanatrofio. E’ una sala a disposizione della comunità per incontri e feste, ma viene anche messa a disposizione di privati per feste di compleanno o altro. E questo è successo nei giorni scorsi ma è gravissima la mancanza di controlli e la necessaria sorveglianza da parte di qualche adulto. Adesso indagherà la parrocchia per valuterà se denunciare i danni subiti e per verificare chi doveva controllare ma non l’ha fatto. Ma oltre ai danni materiali resta la grave offesa a un bene comune che, con non pochi sacrifici, è a servizio della collettività per momenti di incontro e aggregazione. Quindi un luogo di educazione e crescita.

Il fatto deprovevole di per sé, stona con il lutto per la scomparsa di Silvano Bellato, una persona colpita da gravissimi lutti ma che ha saputo trasformare il dolore in energia positiva a servizio della comunità con azioni e opere di volontariato e solidarietà per il bene di tutti. Bene comune che certi ragazzotti offendono senza nemmeno rendersi conto della gravità dei loro gesti.

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Commenti all'articolo

  • frank1

    29 Novembre 2023 - 08:10

    le nuove leve arrivano...denunce?? tutti minorenni..quindi,non imputabili!! Nordio..se ci sai batti un colpo

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