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ROVIGO

Iras, buone notizie: niente tagli

Altro incarico a Kpmg per nuovo piano di risanamento. L’esternalizzazione entro settembre

Iras, buone notizie: niente tagli

“Nessun taglio di personale all’Iras di San Bortolo”. E nuovo incarico a Kpmg per definire un nuovo piano di risanamento dell’ente e il negoziato con i creditori. Nell’attesa di una privatizzazione che potrebbe non scattare prima del settembre 2024.

La conferma ufficiale che non ci saranno tagli ai posti di lavoro arriva dal direttore dell’istituto per anziani da anni nell’occhio del ciclone a causa di un pesante indebitamento e in piene polemica col Comune di Rovigo, cosa che ha prodotto l’abbandono di Casa Serena, da mesi involucro di cemento vuoto e senza futuro.

Ma la garanzia per i dipendenti della casa di riposo di San Bortolo, commissariata da sette anni arriva dal direttore Giovanni Aavanzi nel giorno della pubblicazione del piano del fabbisogno del personale di Iras con decreto del commissario straordinario regionale Tiziana Stella.

Un documento dal quale emerge che per la privatizzazione della gestione, o meglio per l’esternalizzazione della stessa, ci potrebbero volere più mesi del previsto, nella relazione che il commissario Stella ha trasmesso alla Regione è specificato che il piano “prevede una procedura di affidamento esterno tramite concessione della attività di Iras entro la data del 30 settembre 2024”. Per questo il piano è valido fino a quel periodo. Per dare il via alla gestione di un terzo, leggasi privatizzazione, quindi è probabile che ci vorrà gran parte del 2024. Ed è fino a quel momento che il piano di rientro del debito di Iras dovrà rimanere in stand by, perché l’obiettivo della casa di riposo è d affidare la gestione ad un privato che si possa accollare anche parte del debito con banche e fornitori, per poi recuperare l’esborso con il ricavato di una gestione pluriennale. Per ora, insomma, il debito a più zeri continua a rimanere tale.

Tornano al piano del personale nel documento si prevede la riconferma degli attuali quasi 190 posti di lavoro. I lavoratori dipendenti, ovviamente rimarranno tali. A partire dal primo gennaio, inoltre, è annunciata la stabilizzazione di 15 operatori sociosanitari. Prevista poi l’assunzione di 45 oss a termine entro il 312 dicembre 2023 e di due infermieri con contratto a termine. La selezione per queste assunzioni è stata bandita proprio ieri. Il costo per il personale previsto dal 1 gennaio al 30 settembre 2024 è di 4,9 milioni di euro. Nel 2023 era stato di 6,6 milioni, nel 2022 7,1 milioni; nel 2021 7 milioni, l’anno prima 6,9 milioni, nel 2019 6,7 milioni e nel 2018 7,06 milioni.

Il commissario regionale, inoltre, ha dato mandato all’advisor Kpmg spa per supportare l’ente e il commissario nella definizione del piano economico finanziario e nella negoziazione con i creditori finanziari e commerciali.

Lo stesso commissario ha infatti precisato che servirà un nuovo piano di risanamento per evitare la liquidazione dell’ente.

Intanto la prossima settimana è attesa la prima pronuncia del Tar sui ricorsi inoltrati dal Comune di Rovigo contro le delibere di Iras e Regione che tendevano ad ammettere la chiusura unilaterale della convenzione che lega Comune e Iras per Casa Serena, l’immobile della Commenda non più casa di riposo e in cerca di un destino.

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