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Il prefetto: “Impegno di tutti per il Polesine”

Dalla Zls alla pesca, dalle infrastrutture alla necessità di cooperare tra enti e istituzioni

Il prefetto: “Impegno di tutti per il Polesine”

Dalla Zls alla pesca, dalle infrastrutture alla necessità di cooperare tra enti e istituzioni

ROVIGO - Zls, pesca, collaborazione fra istituzioni e infrastrutture. Tanti i temi toccati ieri dal prefetto Clemente di Nuzzo al Salone del Grano della Camera di Commercio di Rovigo nel tradizionale scambio di auguri di Natale.

Presenti nell’occasione il vescovo Pierantonio Pavanello, la consigliera regionale Laura Cestari, sindaci e amministratori locali, le autorità civili, militari e sanitarie della Provincia, i vertici della magistratura, oltre ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delle categorie produttive e delle principali realità imprenditoriali del territorio polesano.

Il prefetto Di Nuzzo nel suo saluto ha voluto sottolineare la necessità di una costante disponibilità alla collaborazione da parte degli appartenenti alla grande ‘famiglia’ istituzionale polesana, cooperazione “che deve assurgere al rango di vero e proprio paradigma culturale nella direzione di un approccio alla risoluzione delle problematiche che sia immediatamente improntato all’idea della condivisione del percorso di lavoro da intraprendere”.

Necessità di collaborazione che naturalmente discende dal contesto di crescente complessità e del policentrismo delle funzioni amministrative in cui si trovano ad operare le istituzioni, ma che diviene fondamentale per conseguire obiettivi ambiziosi per il territorio, tra i quali il prefetto ha ricordato la realizzazione della Zls Polesine-Marghera, il rinnovamento urbano e il sostegno alla residenzialità, sfide di assoluto rilievo per il futuro imprenditoriale, occupazionale e demografico del Polesine.

Il Prefetto ha anche evidenziato come l’attenzione al contesto sociale ed economico, e nello specifico a temi quali la sicurezza e la legalità del lavoro e la lotta al caporalato, può assumere una diversa e maggiore valenza se all’insegna dell’interlocuzione con le associazioni sindacali e imprenditoriali e con il mondo cooperativo, ma più in generale come il dialogo con l’intero mondo privato sia in grado di fornire un apporto conoscitivo fondamentale per la pubblica amministrazione.

Sono stati quindi ricordati alcuni dei principali tavoli di confronto interistituzionale tenutisi in prefettura nel corso dell’anno, volti a dipanare, tra l’altro, alcune complesse questioni di competenze in materia di infrastrutture viarie che stavano rallentando progetti di sviluppo imprenditoriale; il percorso condiviso con Regione, Provincia e Comune di Porto Tolle sul tema dei diritti di pesca e la recente emergenza “granchio blu”; la collaborazione avviata con i Comuni in materia di sostegno all’accesso ai fondi Pnrr con il decisivo supporto della ragioneria provinciale dello Stato; le diverse forme di collaborazione per affrontare situazioni di disagio sociale; il lavoro sinergico posto in essere con i comuni, le forze di polizia e il mondo del sociale sulle questioni afferenti l’immigrazione, fenomeni di degrado territoriale e per la promozione turistica.

“Dobbiamo impegnarci per saper raccontare meglio Rovigo e il Polesine, evidenziandone le sue migliori espressioni e un nuovo volto aperto al futuro” ha concluso il prefetto, nel rivolgere il suo augurio a tutta la comunità polesana, ricordando le eccellenze della sanità, della cultura e del mondo imprenditoriale, che devono costituire il punto di partenza per un anno di crescita all’insegna della cooperazione, di fronte alle nuove sfide che attendono il nostro territorio.

Infine consegnate le onorificenze della Repubblica. Onorificenza di commendatore al prefetto Enrico Caterino, che qualche anno fa aveva guidato la prefettura di Rovigo. Onorificenza di Ufficiale ad Antonio Formoso, ristoratore di Villanova del Ghebbo. Infine onorificenza di Cavaliere per Giuseppe Toffoli, commercialista di Rovigo e vicepresidente della Cariparo; Davide Pilatti, generale dell’esercito di Rovigo; Cosetta Rossi, infermiera professionale di Rovigo; Primo Cosimo Ragucci, sottufficiale dell’esercito in quiescenza di Villadose.

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