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Ricerche su vene e trombi premio al chirurgo rodigino

In Campidoglio l’Italian Knowledge Leader per i progetti di studio e divulgazione

Ricerche su vene e trombi premio al chirurgo rodigino

Importante riconoscimento a Roma per il chirurgo rodigino Sergio Gianesini. Il 5 dicembre scorso, alla sala della Protomoteca del Campidoglio di Roma, Sergio Gianesini, rodigino docente chirurgo dell’università di Ferrara, presidente della società mondiale di flebologia, ha ricevuto il riconoscimento ufficiale come Italian Knowledge Leader. Il premio promosso dalla conferenza dei rettori delle università italiane è indirizzato all’identificazione di accademici italiani distintisi per attività di ricerca e divulgazione a livello internazionale.

Gianesini ha detto: “E un grandissimo onore ricevere un riconoscimento rivolto tanto alle attività di ricerca quanto di disseminazione nel campo della patologia in particolar modo venosa e linfatica. Le tematiche trattate sono difatti di grande impatto sociale se si pensa come attorno alla ‘semplice’ presenza di vene varicose a livello delle gambe si celino grandi problematiche sanitarie quali il rischio trombo-embolico, definito “causa principale di morte prevenibile”, quali il varicocele femminile, considerato argomento di diritto alla salute di genere, nonché il linfedema, noto come ‘epidemia nascosta’ per la sua ampia diffusione e, allo stesso tempo, troppo spesso incorretta gestione”.

Si è detto “lieto di osservare l’attenzione del governo italiano alla condivisione intellettuale ed educazionale con i vari continenti tramite iniziative come quella in Campidoglio”. E ancora: “Uno dei principali progetti sviluppati dal mio gruppo, e alla base anche di questo riconoscimento, vede infatti la creazione di un portale associato ad un ampio documento scientifico dedicato alla disamina di ciò che è basato su evidenza scientifica nel campo della gestione della patologia venosa e linfatica. Iniziativa è stata presentata lo scorso anno durante l’expo nel padiglione Italia, ponendo la stessa Italia come capofila di un teamwork coinvolgente 71 società scientifiche ed 83 nazioni. Il progetto segue un percorso iniziato nel 2019 quando abbiamo riunito i principali esperti internazionali del settore per produrre un documento di analisi delle linee guida internazionali. Prossima azione in linea con questa progettualità è l’analisi dei cosiddetti “Real World Data”: i dati reali relativi all’impatto della patologia venosa e linfatica collezionati medianti appositi strumenti condivisi a livello globale”. Tale attività rinforzerà ancora di più la sinergia tra i più di 80 paesi nelle nostre attività volte al miglioramento dell’educazione sanitaria e pubblica, in particolar modo in campo venoso e linfatico. E “di

recente abbiamo iniziato un progetto denominato ‘Global Care’ coinvolgente tanto il mondo medico quanto i vari settori industriali, produttivi ed artistici al fine di aumentare la corporate social responsability sul tema della patologia veno-linfatica. In tal senso, si configura l’insieme di attività con le quali entriamo in interazione diretta

Ha anche ribadito il proposito “di portare l’Italia nel mondo, ma anche il mondo in Italia. Il riconoscimento lo dedico a tutti i collaboratori e professionisti coinvolti”.

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