Strage di giovani, tre vite spezzate, ecco chi sono

Tre giovani vite spezzate, una strage per un'intera comunità quella di Portogruaro e per il Veneto. Se ne vanno Egli, 20 anni, promessa del calcio, Giulia 21, anni che stava per laurearsi in Economia aziendale  e Altin, 22 anni, che era alla guida della Bmw, mentre il fratello è morto in un incidente in moto sei mesi fa.

Le tre vittime unite dalla passione della compagnia, dello stare insieme, con le passioni comuni che hanno tutti i ventenni, un po' di tutte le epoche.  

Altin Hoti era un ragazzo di 22 anni, di origine kosovara, residente a Concordia Sagittaria. Faceva lavori saltuari e, soprattutto, era fratello di Admir Hoti, il 19enen morto nell’incidente del maggio scorso, in tangenziale a Portogruaro.

Il giovane all'epoca viaggiava in compagnia del padre di entrambi quando, tradito da una pozzanghera si è scontrato con una vettura guidata da un portogruarese poi finito in coma. Il padre se la cavò con poche ferite, ma Admir morì sul colpo. E Altin era uscito a pezzi, dal punto di vista psicologico, da quel dramma.

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Giulia, stava per laurearsi in Economia
Giulia Di Tillio era una ragazza di 21 anni con una grande passione per la ginnastica artistica. Lei e Altin erano insieme da un paio d'anni. Dolce, ma determinata negli impegni, era studentessa in Economia aziendale. A marzo 2024 avrebbe dovuto laurearsi e avrebbe compiuto 22 anni.

Infine il più giovane del gruppo, Egli Gjezi, 20 anni, anche lui di origine kosovara. Calciatore appassionato negli Allievi del Portogruaro, aveva smesso la pratica agonistica con il Covid

La squadra granata aveva puntato molto su di lui, sia impiegandolo come difensore sia come centrocampista nella cabina di regìa del Porto baby. Attualmente era operaio ed era tranquillo come sempre e felice di poter avere un futuro economico sereno. Invece il destino lo stava aspettando. Assieme ai suoi amici.