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ECONOMIA

Un accordo per il futuro della pesca

Corazzari: “Un bel traguardo”. Ferrarese: “Passo importante”. Pizzoli: “Ora programmiamo”

Un accordo per il futuro della pesca

Una firma tra Regione del Veneto e Provincia di Rovigo che potrà cambiare le sorti della pesca nelle acque lagunari a Porto Tolle: è stato presentato e, dunque, firmato l’accordo nell’ottica di stabilire una programmazione sicura per tutti i pescatori che si trovano in una situazione di carestia proveniente dal mare senza precedenti. Sono a zero i raccolti di vongole in queste settimane.

Si parte, dunque, con la conferma dell’attuazione della Carta ittica regionale. Nello specifico l’accordo riguarda le lagune sud, a valle del Po di Maistra, ovvero aree soggette a diritti esclusivi di pesca della provincia di Rovigo, attualmente gestite dal Consorzio cooperative pescatori del Polesine in un’area che dà lavoro a quasi 1.500 addetti.

L’accordo prevede, per le attività di venericoltura su aree soggette a concessione demaniale, una superficie complessiva dedicata massima di 1.162,5 ettari, equivalente a una superficie di 0,75 ettari per 1.550 addetti teorici, alla quale vanno aggiunte le aree oggetto di concessione ai fini dell’allevamento di altre specie di molluschi fino ad un massimo di ulteriori 20 ettari, lasciando invariato il mantenimento delle attività connesse ai diritti esclusivi di pesca sulla restante superficie.

Per l’occasione la firma è stata siglata a palazzo Celio, ieri mattina, alla presenza di Enrico Ferrarese, presidente della Provincia, e di Cristiano Corazzari, assessore regionale con delega alla pesca.

“Per noi - ha commentato il presidente Ferrarese - questo è un passo importante. Non è ancora un obiettivo raggiunto, ma è uno step fondamentale. L’intendimento generale, da quando ci siamo insediati, è stato quello di lavorare con metodo e con la volontà di trovare soluzioni per tutelare in primis il nostro territorio. Sarebbe un giorno di festa, ma sappiamo che la questione granchio blu sminuisce l’importanza di quanto stiamo presentando, ma noi ci siamo”.

“Dare possibilità - ha affermato Roberto Pizzoli, sindaco di Porto Tolle - ai nostri pescatori di arrivare a programmare significa dare una visione diversa al futuro della pesca. La situazione è grave, non solo per le lagune interne, ma anche nella gestione del mare. Ecco che dunque la carta ittica e le linee guida regionali ci danno strumenti fondamentali. Arrivare a gestioni pubblico-private significa programmare il futuro, agire fattivamente in direzione anche della manutenzione della vita lagunare”.

“E’ per noi - ha proseguito l’assessore Corazzari - un bel traguardo, dipanatosi nel tempo e che ha visto la sua prima affermazione quando in Regione è stata approvata lo scorso anno la Carta ittica. Fondamentale è che la laguna di Porto Tolle permette la coesistenza del sistema concessorio con i diritti esclusivi di pesca, peculiarità del Delta a ricordo delle tante manifestazioni portate avanti dai pescatori. Oggi dunque andiamo a dare continuità con quel risultato per dare certezza giuridiche nonché possibilità lavorative ai pescatori”.

L’assessore ha poi comunicato qualche novità: nell’ambito della programmazione dei fondi Feamp verranno messi in campo oltre 12 milioni di euro per la pesca veneta, di cui circa la metà ricadrà sul Delta. Inoltre, la programmazione Feampa porterà al Veneto nuove risorse pubbliche pari a 46 milioni di euro. Soddisfazione è stata espressa anche da Valeria Gaspari, viceprefetto vicario di Rovigo.

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