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PD ROVIGO

"I lavoratori non saranno più schiavi degli algoritmi"

Il plauso di Diva Tosi alla decisione dell'Ue

Le offerte di lavoro a Rovigo

"Ha vinto l’Europa sociale. Dopo un iter durato due anni, Il Parlamento ed il Consiglio Europeo hanno trovato un accordo sulla nuova direttiva, la prima in Europa, sui lavoratori digitali che garantirà più diritti, in particolare quelli sociali, contrastando prima di tutto il fenomeno delle false partite Iva".

Lo comunica, con grande soddisfazione, Diva Tosi, vicesegretaria provinciale del Pd. "Di fatto - prosegue - si andranno a tutelare, per la prima volta, 28 milioni di lavoratori di un settore in fortissima espansione, si prevede che entro il 2025 il loro numero raggiungerà i 43 milioni, quindi un’importante percentuale dell’occupazione europea che, purtroppo, molto spesso percepisce stipendi da fame. La direttiva non si ferma ai contratti, ma affronta anche la questione degli algoritmi usati dalle piattaforme per monitorare i lavoratori e compiere delle scelte sul loro utilizzo".

"Le nuove norme obbligheranno le aziende a prevedere una supervisione umana dei sistemi automatizzati per garantirne la conformità alle condizioni di lavoro e daranno ai lavoratori il diritto di contestare le decisioni automatizzate. Inoltre, le piattaforme non potranno utilizzare dati sullo stato emotivo e psicologico di qualcuno o anche utilizzare strumenti di intelligenza artificiale per prevedere, ad esempio, se i lavoratori intendono aderire a un sindacato o scioperare".

"Il Partito Democratico da sempre ha creduto all’importanza ed alla necessità di questo provvedimento, il risultato è anche il frutto del continuo lavoro dei nostri parlamentari europei, in primis di Elisabetta Gualmini Vicepresidente S&D e Relatrice al Parlamento Europeo della Direttiva sul lavoro da piattaforma che ha guidato il negoziato. Sarà ora fondamentale assicurarsi che questo provvedimento non possa venire indebolito nella legislazione nazionale da parte dell’attuale Governo che ha già cancellato la norma che aveva introdotto precedentemente l’ex Ministro del lavoro Orlando per garantire l’accesso dei lavoratori delle piattaforme all’algoritmo che regola le mansioni, gli orari, i riposi ed i compensi".

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